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RINNOVO VERTICI CAMERA DI COMMERCIO DI VICENZA: COMUNICATO CONGIUNTO DI ASSOCIAZIONE ARTIGIANI, CNA, COLDIRETTI e CONFCOOPERATIVE

24/09/2007RINNOVO VERTICI CAMERA DI COMMERCIO DI VICENZA: COMUNICATO CONGIUNTO DI ASSOCIAZIONE ARTIGIANI, CNA, COLDIRETTI e CONFCOOPERATIVEIn merito alle cronache di questi giorni sul rinnovo dei vertici della Camera di Commercio di Vicenza, riteniamo doveroso precisare le motivazioni che hanno indotto dodici consiglieri dell'ente a rassegnare le dimissioni  dall'incarico assegnato. In sintesi, questi sono i fatti. Nell'aprile scorso, le organizzazioni di categoria – assente il presidente di Confcommercio – avevano concordemente manifestato la volontà di giungere alla riconferma di Dino Menarin alla presidenza dell'ente. A tale riguardo, un documento preliminare di accordo, riportante in calce le firme di cinque organizzazioni di categoria su sette, riproponeva la riconferma dei seggi per la composizione del Consiglio e della Giunta camerale. In seguito, agli inizi di luglio, anche se in modo informale, ci è stato espressamente chiesto dal presidente di Confindustria Vicenza, Massimo Calearo, di indicare il nome di Menarin, nel settore Servizi alle Imprese. La richiesta è stata accolta e formalizzata con firma congiunta di Associazione Artigiani, CNA, Coldiretti, USARCI, Confcooperative e Confesercenti. Da allora, nessuna indicazione diversa è stata formulata dalle parti. Il 17 settembre, a due giorni dalla convocazione della prima seduta del Consiglio Camerale, il presidente di Confindustria Vicenza ha organizzato un incontro con le categorie. Confermando alcune indiscrezioni apparse anche sulla stampa, è stata comunicata, in quella sede, la candidatura alla presidenza dello stesso Massimo Calearo, sostenuta anche da Apindustria e Confcommercio. Senza alcun confronto tra tutte le componenti, l'impegno originario sopra richiamato è stato quindi disatteso, in forza di accordi assunti in tavoli separati.A questo punto il presidente uscente Dino Menarin, preso atto che non esisteva più convergenza sul suo nome, rassegnava le dimissioni e, coerentemente, gli altri undici rappresentanti in Consiglio di Associazione Artigiani, CNA, Coldiretti e Confcooperative rassegnavano anch'essi il proprio mandato alla istituzione Regione. In merito al successivo al comunicato stampa di Confindustria, API e Confcommercio, secondo il quale si è trattato di "scelte irresponsabili prive di giustificazioni e gravissime perché creano una situazione di pericolosa paralisi istituzionale in cui viene messa in pericolo l'autonomia delle categorie economiche dalle pressioni della politica", e ancora di "gesto devastante per gli equilibri interni" con cui "una minoranza di 12 persone pretende di bloccare la scelta di una maggioranza netta", riteniamo che, proprio perché la Camera di Commercio non è luogo della politica, ma spazio istituzionale delle categorie economiche, non valgano qui le regole della politica e dei numeri, ma il confronto leale e coerente tra tutte le componenti, con pari dignità, proprio in forza delle realtà produttive che esse rappresentano.Auspichiamo pertanto che con estrema urgenza si riapra un confronto diretto per ridare alla Camera di Commercio piena funzionalità, nell'interesse dell'intera economia vicentina.