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RINVIO AL 2010 PER LA REVISIONE DEGLI STUDI DI SETTORE

18/09/2009RINVIO AL 2010 PER LA REVISIONE DEGLI STUDI DI SETTOREUn appello accorato al Ministro dell'Economia Giulio Tremonti affinché ascolti le indicazioni della Commissione di esperti sugli studi e decida di non emanare, entro il 30 settembre prossimo, il decreto con cui dare il via all'aggiornamento degli studi di settore revisionati nel corso di quest'anno viene da Claudio Miotto, Presidente regionale della Confartigianato del Veneto e responsabile nazionale per le materie fiscali. "Rinviare l'aggiornamento degli studi di settore in revisione quest'anno dal 30 settembre 2009 a marzo 2010 per avere maggiori elementi di valutazione sulla crisi economica è una azione di buon senso -commenta Miotto- sia per l'autorevole ed unanime parare della Commissione di esperti che ha sottolineato l'impossibilità di aggiornare gli studi nell'attuale fase di incertezza economica, sia per il considerevole numero di imprese artigiane coinvolte: sono 77mila le posizioni coinvolte solo nel nostro veneto".  "La richiesta è ulteriormente sostenuta -prosegue Miotto- dal fatto che oltre il 76% delle imprese artigiane coinvolte dalla sospensione della revisione sono attive nell'edilizia, comparto per il quale per la prima volta si sta sperimentando la regionalizzazione, ovvero il varo di 21 studi diversi che tengono conto dunque non solo delle condizioni del settore ma anche dell'economia locale. Di questo studio si fa esplicita menzione nel documento della Commissione di esperti, dove si ricorda che -tra gli studi in evoluzione, è in revisione quello relativo alle costruzioni per il quale è prevista una elaborazione su base regionale al fine di migliorare la capacità di rappresentare le singole realtà territoriali, sia per quanto riguarda i modelli organizzativi che per il sistema dei prezzi-. Un coinvolgimento degli Osservatori regionali -conclude Miotto- che deve essere valorizzato e non mortificato". In questo momento l'artigianato risente ancora fortemente degli effetti della crisi e non è possibile andare ad un aggiornamento degli studi in una fase ancora di incertezza come questa. Un parere sulla idoneità degli Studi a rappresentare le attività a cui si riferiscono per i risultati conseguiti nell'anno 2009, sarà possibile soltanto dopo aver analizzato dati e loro elaborazioni riferite a: dichiarazioni del 2008 (Unico 2009); flussi di dati, riferiti al 2009 e acquisiti con la collaborazione delle Organizzazioni di categoria; comunicazioni Iva di fine febbraio 2010 relative all'anno 2009; flussi di dati, analisi e informazioni acquisiti da centri studi ed organismi che possono dare un contributo significativo per misurare, in maniera selettiva, la crisi. "Il parere della Commissione però -conclude Miotto-, costituisce un atto preventivo, ma non vincolante, al decreto vero e proprio del Ministero dell'Economia che aggiorna periodicamente gli studi. Ed è per questo che ci appelliamo al buon senso del Ministro dell'Economia."