Skip to main content







ROGO PRATO E CONTROLLI SU LABORATORI CLANDESTINI

L’assessore Donazzan convoca ulss e dipartimenti prevenzione:
“Piano di controlli mirato per il 2014 evitando dispersioni e inutili burocratismi”

L’assessore regionale al lavoro e formazione, Elena Donazzan, ha convocato per giovedì 12 dicembre, a Palazzo Balbi, i Direttori generali delle Ulss del Veneto per avviare un’analisi dei sistemi, metodi, programmi e piani di controllo nelle aziende al fine di garantire la sicurezza sui posti di lavoro. Le Ulss, come noto, hanno una rilevante competenza attraverso i Dipartimenti per la prevenzione. L’assessore ha richiesto a tutte le Ulss di presentare nel corso della riunione dettagliati report sulle attività svolte nell’ultimo anno dai rispettivi Dipartimenti. Subito dopo questa riunione sarà convocato il Tavolo per la sicurezza sul Lavoro, previsto dalle normative nazionali e regionali sul lavoro. “Finalità delle due riunioni – spiega l’assessore Donazzan – è di verificare modalità e quantità dei controlli effettuati nelle aziende, ma in particolare di stilare un piano di azione per il 2014 che massimizzi le verifiche nei confronti di quelle realtà produttive dove maggiormente si annidano violazioni. Evitare insomma controlli di routine su aziende risultate già in regola nel recente passato, per concentrare invece gli adempimenti nei confronti di realtà che in molti casi si scopre operano completamente al di fuori da ogni norma di sicurezza”. Il tema della sicurezza sul lavoro è balzato recentemente alla ribalta delle cronache in seguito al drammatico rogo dell’azienda di Prato dove sette lavoratori cinesi hanno perduto la vita. “Occorre riportare a una sostanziale unitarietà il frammentato sistema dei controlli, spesso tarato su verifiche formali nei confronti di aziende complessivamente in regola – commenta l’assessore Donazzan – ma incapace di effettuare un’efficace prevenzione e di portare il peso della legge e di pesanti sanzioni, anche penali, in realtà produttive sommerse in cui lo sfruttamento del lavoro va di pari passo con gravi carenze dei sistemi di incolumità del lavoratore”.