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Striscia biancorossa. Salvezza raggiunta, in campo e fuori

Tutto è bene quel che finisce bene. Nonostante la sconfitta a Latina (2-1), il Vicenza ha tagliato il traguardo della salvezza grazie ai risultati delle concorrenti, garantendosi la permanenza in Serie B con una giornata di anticipo. Ciò significa che l’incontro conclusivo di questo venerdì 20 al Menti contro il Perugia, anziché essere una sfida da batticuore, sarà una festa biancorossa in occasione della quale i tifosi potranno ringraziare la squadra – e soprattutto mister Lerda, artefice della rimonta – per la felice conclusione di una stagione che ha avuto un andamento tribolatissimo.

Avviatasi con il precipitoso rientro in panchina di Marino, poi parso sul punto di lasciare di nuovo al momento della cessione di Cocco, la stagione biancorossa è stata costellata da un susseguirsi record di infortuni, spesso gravi, da episodi legati a discutibili decisioni arbitrali e soprattutto da un andamento altalenante che, specie nell’ultimo periodo diretto dal tecnico siciliano, aveva fatto presagire il peggio, in particolare nel momento in cui il Vicenza era scivolato al penultimo posto in classifica. Poi, con l’arrivo di Lerda, artefice di un cambio di modulo e soprattutto di una positiva opera di recupero psicologico dei giocatori, la rotta è stata fortunatamente invertita e, in dieci partite, si è concretizzato il convincente cammino della risalita. Un mezzo “miracolo” sportivo che non significa soltanto il mantenimento del Lane nel torneo cadetto, ma molto di più: la sopravvivenza stessa della società. In caso di retrocessione in Lega Pro, infatti, gli attuali sostenitori finanziari – i soci di Vi.Fin, tanto per essere chiari – avrebbero abbandonato il progetto, e lo spettro del fallimento avrebbe avuto molte probabilità di concretizzarsi. Così non è stato, fortunatamente, e il periodo che si apre adesso potrà dire molte cose sul futuro del Vicenza, non solo per quel che riguarda il campo.