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SANITÀ: DALL’1 SETTEMBRE IN VENETO ADDIO ALLA “RICETTA ROSSA”

De Pellegrin ANAP: “Un risparmio concreto senza complicazioni per l’utente meno digitalizzato”

Dal 1 settembre i cittadini che richiederanno una prescrizione farmaceutica al proprio medico di medicina generale riceveranno un promemoria stampato su carta bianca con il quale potranno recarsi in farmacia e ritirare il farmaco prescritto. Scompare così la ricetta rossa farmaceutica che, grazie al percorso di dematerializzazione delle prescrizioni realizzato in seno al progetto Fascicolo Sanitario Elettronico regionale, non ha più ragione di esistere. Si completa in questo modo la seconda fase di digitalizzazione del processo di produzione ed erogazione delle ricette realizzato grazie ad un collegamento telematico tra medici, azienda sociosanitaria di riferimento, farmacie, Regione e Ministero dell’Economia. Un sistema che, in linea con le norme regionali e nazionali in materia, offre soprattutto un’occasione per migliorare il servizio direttamente al cittadino. “Un risparmio per il sistema sanitario regionale di oltre 3 milioni di euro l’anno –dichiara Valerio De Pellegrin Presidente regionale di AANPA Veneto- che non incide però, come spesso accade purtroppo, sull’accesso al servizio delle persone meno digitalizzate come gli anziani. Molti i fattori positivi: cospicui risparmi di spesa, cioè soldi che rimangono nelle tasche della gente, agevolazioni e sburocratizzazione per gli utenti, miglioramento dell’operatività delle strutture sanitarie in termini di tempi ed efficienza”. “A fronte del grande impegno dei medici e delle farmacie per aggiornare i propri sistemi informativi –prosegue De Pellegrin-, la novità che andrà a regìme il primo settembre non implica cambiamenti particolari per il cittadino che, al posto della ricetta rossa farmaceutica, riceve un promemoria bianco contenente due codici: il numero di ricetta elettronica ed il codice fiscale dell’assistito. Con questo può recarsi alla farmacia preferita e ricevere il farmaco prescritto dal proprio medico”. La dematerializzazione sarà successivamente estesa alle prescrizioni specialistiche erogate dai medici delle aziende. Il processo di digitalizzazione sarà chiuso completamente dal 2015 quando la ricetta rossa scomparirà del tutto e al cittadino basterà recarsi in farmacia con la propria tessera sanitaria per ricevere il farmaco prescritto. Tutto questo garantisce agli assistiti del sistema sanitario veneto maggiore sicurezza, tempi più rapidi nell’erogazione dei servizi e contenimento della spesa sanitaria. In Veneto vengono prodotte circa 60 milioni di prescrizioni, delle quali 40 milioni di farmaceutiche e 20 milioni di specialistiche. La Regione Veneto sta attuando la dematerializzazione della ricetta come prima tappa del progetto Fascicolo Sanitario Elettronico regionale, iniziativa coordinata da Arsenàl.IT, che, attraverso una complessiva riorganizzazione dei sistemi informativi sanitari di ogni azienda, sta rivoluzionando i servizi di cura al cittadino al fine di garantire una assistenza sociosanitaria più puntuale, efficiente e sostenibile.