SARTOR: I SEGNALI DI RIPRESA SONO INEQUIVOCABILI MA VANNO SOSTENUTI E NON OSTACOLATI DALLA POLITICA
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24/11/2006SARTOR: I SEGNALI DI RIPRESA SONO INEQUIVOCABILI MA VANNO SOSTENUTI E NON OSTACOLATI DALLA POLITICA_x000D_
Un andamento congiunturale all’insegna della ripresa, una previsione per il futuro che dovrebbe confermare tale tendenza. Positivo anche il trend degli investimenti, qualche preoccupazione per i rapporti con l’estero (dove l’export supera ancora abbondantemente le importazioni ma queste ultime hanno un trend di crescita molto superiore in gran parte spiegabile però dalla crescita del costo per l’approvvigionamento delle fonti energetiche); praticamente stabile il mercato del lavoro, con indici di disoccupazione al di sotto degli standard nazionali.Questi gli elementi più significativi dell’Analisi sui dati Prometeia, sia per quanto riguarda gli scenari attuali che le previsioni sino al 2009 per la Regione Veneto, elaborata semestralmente dal centro studi "Sintesi" per conto di Confartigianato del Veneto.Nel dettaglio si può osservare che l Prodotto Interno Lordo regionale nell’anno 2006 è stimato a 128.655 milioni di Euro, con una variazione del +1,8% rispetto allo scorso anno; il dato, se raffrontato con le scarse performance fatte registrare nel periodo ’04-’05 (+0,3%), evidenzia una fase di ripresa economica.Di fronte a previsioni ottimistiche del Pil veneto, anche gli indicatori rappresentativi degli investimenti, nel 2006, mostrano segnali di forte ripresa: in particolare, gli elementi che maggiormente hanno risentito del buon momento economico sono gli investimenti fissi lordi, che registrano una sensibile crescita congiunturale (4,6%), così come gli investimenti in macchinari e impianti che nel corso dell’ultimo anno sono aumentati del 3,5%. In funzione di questi dati molto incoraggianti, le previsioni per i prossimi due anni continuano a mostrare trend positivi.Sull’onda del boom edilizio osservato in tutti i livelli territoriali, anche nel Veneto si assiste ad una progressione sensibile degli investimenti in costruzioni e in fabbricati che, complessivamente, nel 2006 cresceranno addirittura del 5,8% rispetto all’anno passato. Non così ottimistica è la stima fatta per il 2007, che vedrà ridimensionare il suo peso addirittura del -0,2%.Complessivamente il Veneto presenta ancora un saldo positivo tra import ed export pari a 6.880 milioni di euro. Saldo che, assieme a quelli ugualmente positivi della macroarea di riferimento, contribuiscono complessivamente a risollevare il deficit registrato a livello nazionale che, nel 2006, ammonterà a -19.891 milioni di euro. I valori del commercio estero confermano sostanzialmente il peso del Veneto sull’economia nazionale, sebbene le dinamiche della regione seguano sostanzialmente un cammino identico, nelle espansioni e nelle flessioni, a quello della macroarea e più in generale a quello dell’Italia. L’analisi delle variazioni percentuali registrate dal 2004 e previste fino al 2009 non sembrano tuttavia dare segnali incoraggianti: la crescita attesa dell’import rimarrà superiore a quella dell’export, soprattutto nel 2007 quando la forbice sarà quasi pari a due punti percentuali (2,2% di esportazioni vs 4,0% di importazioni).Per quanto riguarda i dati del mercato del lavoro, non si notano particolari modificazioni rispetto ai precedenti osservatori: il tasso di occupazione nel 2006 farà segnare un valore pari al 44,4%, in linea con la macrozona ma decisamente superiore al dato nazionale, rispettivamente pari al 44,9% e al 39,2%.Anche l’indice relativo alla disoccupazione presenta delle performance migliori rispetto al livello medio nazionale (7,1% vs 3,7%), mentre non presenta delle differenze di rilievo rispetto al NordEst (3,4%)."Questi dati sono un inequivocabile segnale di ripresa -commenta Vendemiano Sartor Presidente della Confartigianato del Veneto- che da un lato confortano sulle contromisure alla crisi messe in atto dalle imprese in questi anni e che evidentemente iniziano a dare i loro frutti, ma dall’altro sono ancora troppo deboli per resistere alla carica di provvedimenti di politica economico-fiscale insensati e controproducenti. Se la manovra Finanziaria per il prossimo anno manterrà quello che oggi promette -conclude Sartor- temo che gli indici di previsione dovranno necessariamente venire rivisti pesantemente al ribasso. Ed è proprio per impedire questo che oltre 3mila artigiani partiranno sabato 25 mattina dal Veneto per raggiungere la grande manifestazione che si terrà a Milano e dire: Finanziara 2007 COSI’ NON VA!" Tabella sugli scenari economici di previsione 2006 2009 nel VenetoSintesi Analisi