Scuola di Politica ed Economia di Confartigianato Vicenza: l’artigiano di fronte ai “panorami digitali”
La Scuola di Politica ed Economia promossa da Confartigianato Vicenza, attiva da oltre dieci anni, svolge un ruolo importante per arricchire il patrimonio di conoscenze e competenze politico-economiche dei dirigenti dell’Associazione, degli imprenditori e di tutti coloro che hanno a cuore il bene pubblico.
Viene offerta loro l’opportunità di ascoltare e interrogare economisti, politici, studiosi della comunicazione, sociologi, amministratori, e di confrontarsi attraverso workshop e progetti condivisi.
La nuova edizione prenderà il via il prossimo 15 settembre ed è stata presentata in occasione della consegna dei diplomi dell’ultimo corso. Al centro dell’attenzione, questa volta, ci sarà l’impatto che le nuove tecnologie hanno e avranno nelle aziende artigiane e nel loro ruolo.
L’idea di base è che trasformare, creare, produrre servizi, vivere e far vivere il nostro territorio, generare valore per sé e per gli altri deve convivere con le nuove tecnologie. Il concetto stesso di valore sta assumendo un significato diverso. E allora, il lavoro “artigiano” avrà un posto anche nel futuro? Il mondo digitale avrà ancora bisogno dei beni e dei servizi generati dall’artigianato? Quale potenziale economico potrà essere generato nel mondo dell’economia 4.0?
Durante il percorso, saranno perciò offerte nuove prospettive per reinterpretare l’offerta dell’impresa artigiana in un mercato che sta cambiando con valori da reinventare, interpretare, offrire, e con varie opportunità di crescita per le persone e l’impresa.
In un panorama quindi di grandi cambiamenti, la Scuola di Politica ed Economia (SPE) vicentina si propone sempre più come strumento per sviluppare progetti di riposizionamento strategico per le imprese e per il territorio, attraverso un “fare” che diventa “sapere” e che a sua volta apre a nuove opportunità.
Programma della nuova edizione
L’edizione 2018 della SPE, intitolata “Io sono artigiano: panorami digitali per le imprese del futuro”, condotta in partnership con l’Università degli Studi di Padova, prenderà il via il 15 settembre per chiudersi a febbraio 2019, per un totale di dodici incontri formativi con docenti universitari e prevede un’alternanza di lezioni frontali, testimonianze, esperienze esterne, lavori di gruppo arricchiti da attività collaterali, laboratori, incontri e confronti con eccellenze italiane ed europee.
Ecco perciò, nello specifico, i dodici temi che si affronteranno nel percorso formativo.
- Di che cosa stiamo parlando? Tecnologie e accelerazione “social”. Tecnologie digitali, big data, nanotecnologie, crescita esponenziale, cyborg, intelligenza artificiale, fino all’immortalità dell’uomo. Che cosa sta succedendo?
- La comprensione della complessità: processi lineari o sistemici? Un modo diverso di vedere il mondo: l’organizzazione di una impresa e il suo mercato costituiscono un sistema complesso, più simile a un organismo vivente che all’ingranaggio di una macchina.
- L’era dei “big data” tra mito e realtà. Generazione, custodia, abuso, utilizzo e valore economico.
- Business design, strategia d’impresa e innovazione. Ovvero, come capire e anticipare il cambiamento innovando l’impresa e la mia vita.
- Soft Skills: il fattore umano che può fare la differenza. Il gruppo, il leader, le competenze, la solidarietà, il sapere delle persone al servizio del gruppo. Nel mondo digitalizzato la tecnica è delle macchine, il controllo delle relazioni è degli esseri umani.
- Il mercato digitale. Tutti noi, imprese e individui, società e comunità, siamo visibili, accettati o rifiutati, abbiamo “like” e un pubblico. Tutti siamo, in un certo modo, in vendita. Che cos’è, allora, il mercato in digitale?
- Denaro in digitale. Moneta virtuale, “cripto moneta”, nuovi sistemi di pagamento, credito, disintermediazione e ruolo delle banche. Solo una bolla, o un nuovo mondo di relazioni economiche?
- Giovani: il mercato dei nativi digitali. Come sarà il mercato quando sarà fatto dai nativi digitali? I consumatori di domani quali priorità avranno, quali valori regoleranno le loro scelte?
- Economia circolare e sostenibilità. Che cos’è e perché questo genera valore per l’impresa? Perché diventerà ineludibile per tutti, individui e imprese, fare i conti con i limiti fisici del pianeta? Come la sostenibilità può tradursi in quotidianità per le persone e in business per le imprese?
- Prima di tutto: Narciso in digitale, sociale media e nuove individualità. I diritti prima dei doveri: salute, sicurezza, fiducia, sono diventate le priorità. L’Io prima di tutto. È la conseguenza del processo di individualizzazione innescato dalla rete?
- Valori in digitale: tecnologie emergenti e trasformazione dei valori. Che cosa sono (e perché sono importanti) i valori nell’epoca del trionfo della tecnica?
- Reputazione. Ovvero come distinguersi quando tutti urlano, restando se stessi. Non è solo questione di marketing. Tutti noi, individui e imprese, siamo la nostra immagine. In gioco è il posto che occupiamo nel mondo.
Anche nella prossima tornata formativa, la Scuola di Politica ed Economia vuole essere una opportunità di crescita civile e di riflessione, un momento di confronto e di condivisione. È aperta a coloro che vogliono capire il mondo e la sua corsa sempre più accelerata, e conoscere per possedere gli strumenti per decidere (nella vita, nell’impresa, nella società).
Per informazioni on line c’è il sito www.scuolapoliticaeconomia.it