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Scuola per Genitori 2024: tre serate con Andreoli, Parsi e Bruzzone

Per l’edizione 2024, la storica iniziativa “educational” di Confartigianato Vicenza ha in programma tre incontri a ottobre per capire meglio gli adolescenti, come aiutarli a crescere e individuare eventuali rapporti rischiosi.

Confartigianato Imprese Vicenza ripropone anche per il prossimo autunno gli incontri pubblici della Scuola per Genitori: tre nuovi appuntamenti con altrettanti esperti. L’obiettivo, dopo più di dieci anni di attività, rimane quello di fornire un ‘luogo’ di scambio e di confronto alle famiglie. 

A caratterizzare sin dalla sua nascita la Scuola Genitori è stata sempre l’attenzione ai bisogni espressi dai partecipanti e così, nel corso delle serate dell’edizione 2023 con protagonisti Paolo Crepet, Osvaldo Poli e Lucio Zanca, sono stati raccolti suggerimenti e stimoli per formulare il calendario di quest’anno.
Il programma stavolta avrà come focus l’adolescenza, che verrà analizzata da diverse angolature, con l’intento di dare una visione completa e quanto più esaustiva di questo particolare passaggio della crescita. Seguire i figli adolescenti richiede pazienza, comprensione e flessibilità, ma impegni e ritmi di vita, spesso frenetici, non sono d’aiuto. Se poi si aggiungono le problematiche e le preoccupazioni legate all’uso dei social, le cose si possono complicare. Per superare tutto questo è importante che i genitori costruiscano una relazione basata su fiducia, comunicazione aperta e rispetto per la crescita individuale: solo così saranno in grado di affrontare con successo le sfide poste dall’adolescenza, creando un legame che durerà nel tempo.
Sulla carta tutto ciò sembra facile e semplice, poi però ci si scontra con la realtà. Ed è qui che la Scuola Genitori intende fornire un supporto, grazie a tre relatrici di alto profilo professionale. 

DATE, RELATORI E TEMI

Aprirà il calendario l’appuntamento (18 ottobre) con Stefania Andreoli: psicologa, psicoterapeuta e analista, lavora da sempre con gli adolescenti e la sua serata avrà come titolo: “Perfetti o felici. Diventare adulti in un’epoca di cambiamento”. La domanda di partenza, infatti, è: “Che cosa significa essere adulti oggi? E come diventarlo?”. Se negli ultimi decenni l’identità adulta è stata principalmente fondata sul lavoro e sulla possibilità di costruire un proprio ruolo sociale e professionale, oggi quel modello appare in crisi e non più in grado di offrire certezze. Anche per questo, nella “stanza delle parole” dove Andreoli riceve i suoi pazienti, negli ultimi anni ha cominciato a emergere una istanza generazionale comune: quella dei venti-trentenni e dei trenta-quarantenni in cerca di aiuto per capire come trovare il proprio posto in un mondo sempre più schiacciato sul presente e che sembra aver perso ogni slancio verso il futuro. Andreoli illustra cosa voglia dire essere adulti in quest’epoca di disorientamento, e prova a tessere un filo per ricucire lo strappo che separa i più giovani dai loro genitori e dalle generazioni che li precedono. Secondo l’esperta, in un momento in cui le accuse reciproche prevalgono sul dialogo e la richiesta di omologarsi a un irraggiungibile ideale di perfezione vince sul guardarsi davvero, potrebbero essere i giovani adulti, e i nuovi modelli di cui sono portatori in quanto figli del loro tempo, a indicare la soluzione rivoluzionaria capace di aiutare tutti a essere più in ascolto di sé stessi e degli altri e, finalmente, anche più felici.

In questo percorso rientra l’amore per i figli anche se va ben capito “Perché amare i figli non basta per capirli”. Questo infatti il tema del terzo appuntamento (24 ottobre) che vedrà protagonista Maria Rita Parsi, psicologa e psicoterapeuta componente dell’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, già più volte ospite nelle passate edizioni della Scuola Genitori. L’esperta spiegherà perché capita di trovarsi sconcertati da certi incomprensibili comportamenti dei figli, preoccupati davanti a certi impenetrabili silenzi, muti di fronte a certi segnali che loro sembrano mandare e che non si riesce a decifrare. Ma il gioco, il cibo, i disegni, le posture, i gesti e il linguaggio non corporeo, le bugie, le parolacce, sono tutti segnali che, interpretati con la chiave giusta, possono far entrare in comunicazione profonda coi figli.

Nell’ultimo incontro  (8 ottobre) si tocca un argomento importante che va al di là del solo contesto familiare.: “Come riconoscere la manipolazione nei rapporti interpersonali” è infatti un tema quanto mai attuale, per le implicazioni che la cronaca racconta. Tutti, prima o poi, si ha a che fare con un manipolatore affettivo: qualcuno che dice di tenere a noi, ma finisce per farci fare sempre quello che vuole. Può essere il partner, certo, ma anche un genitore, un fratello, un amico, un capo… Come riconoscerlo? È qualcuno per cui non siamo mai “abbastanza”: abbastanza belli, bravi o brillanti. Qualcuno insomma che, in un modo o nell’altro, mette sempre sé stesso al centro dell’universo e riesce ad avere sulla nostra vita più influenza di quanto vorremmo.
Roberta Bruzzone, criminologa psicologa forense, personaggio televisivo e scrittrice, in tanti anni di carriera come “profiler” ha imparato a individuare al volo le persone “tossiche” e, nel corso della serata alla Scuola Genitori spiegherà le tecniche per riconoscerle e per difendersi.

Come per lo scorso anno, per partecipare alla Scuola per Genitori, che quest’anno conta anche sulla collaborazione de Il Giornale di Vicenza,  è previsto il pagamento di un biglietto valido per tutti e tre gli incontri, con uno sconto per chi si iscrive entro il 31 maggio; sono previste tariffe soci e non soci, e la possibilità del posto riservato.
Il biglietto d’ingresso, che prevede agevolazioni anche per gli accompagnatori, è “al portatore”: se non si può essere presenti a uno degli incontri, lo si può cedere a un amico o collega.
Le tre serate prenderanno il via alle 20.30 e si svolgeranno al Teatro Comunale di Vicenza.
Tutte le informazioni (orari e luoghi degli eventi) e modalità di iscrizione si possono trovare sul sito di Confartigianato Vicenza (www.confartigianatovicenza.it).