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Sempre sul pezzo

Artigiani e piccole imprese sono un mondo tenace, attento al presente e aperto al futuro. Come chi (con  orgoglio) li rappresenta.

Non stupisce che lo slogan “Artigiani #SempreSulPezzo”, scelto da Confartigianato Imprese Vicenza per accompagnare quest’anno le varie iniziative dedicate ai soci, sia stato accolto con unanime favore, non solo nel settore ma anche nell’opinione pubblica. 





È indubbio, infatti, che una delle caratteristiche che contraddistinguono l’imprenditore sia proprio quello della massima e costante attenzione al proprio lavoro, così come la tenacia, la volontà di operare al meglio.

Tutto ciò significa “stare sul pezzo”, un modo di dire che ricorre spesso nel lessico attuale e trae origine da diversi contesti, come attestato dalle ricerche dell’Accademia della Crusca, custode per eccellenza del patrimonio linguistico italiano. 

C’è, ad esempio, un’indubbia radice proveniente dal gergo militare, dove gli “addetti al pezzo” sono gli artiglieri; c’è anche la derivazione dal mondo industriale, dove a “lavorare il pezzo” stavano (e talvolta stanno anche oggi) gli operai di una catena di montaggio; senza dimenticare il campo giornalistico, dove il “pezzo da scrivere” è l’articolo da redigere controllando l’esattezza delle fonti e delle informazioni.

Tutte forme che hanno un denominatore comune: la concentrazione su ciò che si fa.

Quanto sia importante “stare sul pezzo” lo sanno bene anche gli artigiani, sia quelli della tradizione che quelli dell’innovazione, poiché da tale requisito dipende la qualità di ogni prodotto, di ogni servizio. E non si tratta solo di essere concentrati sul singolo dettaglio, ma anche su quanto accade intorno, sulle novità e le opportunità, sulle richieste e le tendenze del mercato. 

Analogamente, a “stare sul pezzo” costantemente è chiamata anche ogni organizzazione di categoria che affianca e sostiene la piccola impresa. Ecco perché, come ha spiegato il presidente della Confartigianato vicentina Gianluca Cavion, “abbiamo scelto questo modo di dire perché la nostra associazione è storicamente accanto alle aziende dando voce alle loro esigenze: un impegno che si è ulteriormente consolidato nel corso dell’emergenza sanitaria dal 2020 per accompagnarle nella gestione quotidiana delle norme anti-contagio così come nel cammino della ripresa. La guardia non è mai stata abbassata e non lo sarà certo in questo 2022, quando il PNRR inizierà a diventare più concreto. Il nostro compito è e sarà quello di suggerire, monitorare e, dove possibile, correggere, affinché davvero quel Piano sia realmente motore di Ripartenza”. 

Parallelamente, Confartigianato sta ogni giorno “sul pezzo” impegnandosi sui temi che toccano da vicino la vita delle imprese, sia proponendo ad esse strumenti utili per competere sul mercato, sia esprimendo la propria posizione sindacale come aggregatore di istanze, confrontandosi con le istituzioni a livello comunale, provinciale, regionale e nazionale. L’obiettivo resta sempre il medesimo: favorire un “ambiente” legislativo, amministrativo ed economico in cui le imprese possano operare e vivere, non solo “sopravvivere” perché oberate da troppa burocrazia e oggetto di scarsa attenzione alle loro specifiche caratteristiche. 

Altrettanta importanza, ha ricordato Cavion, viene data ai percorsi formativi attraverso cui non soltanto si mantengono aggiornati gli imprenditori, ma si preparano anche gli artigiani del domani e i futuri collaboratori. Ciò implica due aspetti: da un lato capire come evolve il sistema della formazione, e come i suoi strumenti possono conciliarsi con le esigenze delle aziende, dall’altro fornire ai decisori una lettura concreta e reale del mondo del lavoro e delle sue opportunità; il che non è solo un fatto economico, bensì una responsabilità sociale nei confronti della comunità.

Come si può leggere in questo numero di FareImpresa, recentemente si è svolto un “hackathon”, cioè una maratona informatica, che ha visto coinvolti decine di studenti sui temi della mobilità sostenibile, dell’economia circolare e della riduzione della disparità di genere, argomenti sui quali anche Confartigianato sta puntando. Ebbene: tanti di quei ragazzi hanno dimostrato di aver le idee ben chiare e una solida formazione, al punto che molti dei progetti presentati possono suggerire delle nuove modalità di fare impresa. È dunque anche attraverso l’innovazione di idee, e non solo di strumenti, che la transizione digitale e ambientale può avvenire, ed è importante che come “compagni di viaggio” essa abbia i giovani.

Tornando al punto, vanno dunque sostenuti come meritano tutti quegli artigiani e piccoli imprenditori che sono “sempre sul pezzo”: concentrati sul proprio lavoro ma attenti alle comunità nelle quali operano, magari schivi ma non per questo restii a collaborare con altri colleghi in logiche di filiera, nel Vicentino sono tanti coloro che rappresentano laboriosità, dedizione, che producono eccellenze conosciute oltre i confini nazionali. E anche questo vuol dire essere “sul pezzo”: capire dove va il mondo, saper guardare oltre la situazione contingente, con grande determinazione e forza d’animo, per continuare a fare dell’impresa uno dei centri nevralgici della nostra società.



Hanno collaborato a questo numero:
Carlotta Andracco, Chiara Carradore, Nicola Carrarini, Erika Faggion, Benedetta Fasolo, Sara Ferretti, Sabrina Nicoli, Paolo Pedersini, Matteo Pisanu, Vladi Riva, Loris Rui, Marco Sandonà, Valentino Varotto, Federica Vencato

Direttore responsabile: Antonio Stefani
In redazione: Valentina Celsan, Stefano Rossi
Contributi multimedia: Corrado GrazianoNicolò PolatoFederica Vencato
Coordinamento editoriale: Stefano Baroni

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