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SEQUESTRO GDF RICAMBI AUTO CONTRAFFATTI TRA TREVISO E COMO

Dal Bo e Fogarollo: “Plauso alle forze dell’ordine. E un appello  ai consumatori: rivolgetevi ad officine autorizzate”

Un ingente sequestro di accessori e ricambi per veicoli abilmente contraffatti è stato fatto dalla Guardia di Finanza di Treviso nella zona industriale di Quinto.
Un plauso alle forze dell’ordine giunge da Severino Dal Bo e Silvano Fogarollo, rispettivamente Presidente regionale degli autoriparatori e carrozzieri di Confartigianato che colgono l’occasione per rivolgere un appello agli automobilisti: “per le riparazioni, affidatevi sempre ad officine e/o rivenditori autorizzati che offrono evidenti garanzie sull’origine della merce; evitate di comprare prodotti troppo economici e, soprattutto, ponete particolare attenzione all’acquisto di prodotti proposti su internet o da altri canali informali, soprattutto nei casi in cui non sia prevista la possibilità di prendere visione della merce prima dell’acquisto e di restituirla una volta ricevuta”.
“Il pezzo di ricambio contraffatto- proseguono- mette a rischio l’integrità del veicolo ma soprattutto la salute e la sicurezza di chi occupa o utilizza il veicolo e di coloro che sfortunatamente si trovano sul suo tragitto in caso d’incidente causato da un pezzo contraffatto. A tali pericoli poi, si sommano i danni socio-economici: il fatturato della contraffazione in Italia per il settore “Pezzi di ricambio auto” nel 2010 è stato stimato dal Censis in oltre 107 milioni di euro, pari all’1,5% del fatturato complessivo della contraffazione stimata nel nostro Paese. Questo comporta che la produzione di pezzi di ricambio che la contraffazione sottrae ai canali ufficiali avrebbe assorbito circa 1.500 unità di lavoro.  Il mancato gettito generato dalla contraffazione per la categoria dei pezzi di ricambio è stimato, per  il 2010, pari a quasi 22 milioni di euro di imposte dirette non versate e circa 51 milioni di imposte indirette, considerando anche l’indotto. Un danno, quindi, non solo per la salute ma anche  economico per il sistema Paese”.  ”Quello che preoccupa –sottolineano i due presidenti- è che in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, sempre più consumatori cercano di risparmiare a discapito della qualità e della sicurezza. I dati delle Dogane Europee relativi alla contraffazione dei ricambi auto evidenziano, tra il 2009 ed il 201, una costante e significativa crescita sia in termini di numero di sequestri che di prodotti sequestrati. Per quel che riguarda il Paese di origine, nel 2011 oltre il 60% dei prodotti  sequestrati dalle Dogane UE era di provenienza cinese, quasi il 25% arrivava dagli Emirati Arabi e il 7% da Hong Kong”.
“Un ruolo importante nella lotta al fenomeno –concludono Dal Bo e Fogarollo- lo svolgiamo noi operatori. Sempre più dobbiamo informare i consumatori circa i rischi che si corrono acquistando i prodotti contraffatti: spesso gli acquirenti sono vittime inconsapevoli e non complici soddisfatti e compiacenti. E soprattutto possiamo segnalare i casi di contraffazione alla linea diretta anticontraffazione della DGLC-UIBM, inviando una mail all’indirizzo anticontraffazione@mise.gov.it”.