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Settore Concia: un accordo per dare supporto alle imprese

Un protocollo di collaborazione per individuare ambiti di collaborazione a favore del tessuto imprenditoriale del settore Concia.

Lo hanno sottoscritto Confartigianato Imprese Vicenza – che nel sistema Chimica e Concia riunisce i mestieri della Chimica, della Concia e Lavorazione Pelli – e il Distretto Veneto della Pelle, che aggrega le aziende e le associazioni della filiera della Pelle nell’area, riconosciuto ufficialmente dalla Regione Veneto per rappresentare il Distretto Vicentino della Concia. Il protocollo, di fatto, formalizza un rapporto che è culminato negli ultimi tre anni in azioni concrete, quali la creazione di una sede fisica del Distretto (in Via del Lavoro ad Arzignano), l’avvio di un corso ITS, la realizzazione di corsi di formazione per nuovi assunti e dipendenti attraverso Cesar e Niuko con il finanziamento della Regione (200mila euro).

E proprio le opportunità di finanziamento, la ricerca di professionalità di cui hanno bisogno le imprese, la sostenibilità, l’innovazione digitale e tecnologica, l’importanza della filiera, sono i punti si cui l’accordo si focalizza. Su tutto, la volontà di “fare squadra” in un territorio, e in una realtà economica, che rimane leader del settore: basti pensare che il 60% della pelle in Italia e il 13,5% a livello mondiale viene lavorata nel Vicentino, specialmente nelle aziende dell’area del Distretto.

DETTAGLI E NUMERI

La Concia in dati
Nella provincia berica, come rileva l’Ufficio Studi di Confartigianato Vicenza, sono presenti 746 imprese del settore Concia e Articoli in Pelle in cui lavorano 12.992 addetti, per una dimensione media di 17,4 addetti per impresa (media nazionale 7,9 addetti). Il comparto artigiano presenta 308 imprese del settore, pari al 41,3% del totale settore provinciale, che occupano 1.881 addetti, per una dimensione media di 6,1 addetti per azienda. Con un dato cumulativo dell’ultimo decennio pari a +1.450 unità, l’occupazione nel settore cresce. Nel 2022 il Vicentino ha esportato concia e articoli in pelle per un valore pari a 2,52 miliardi di euro, quasi un quinto (18,2%) delle esportazioni nazionali del settore. Per quanto riguarda il 2023, a fronte anche di diverse problematiche di natura economica e geopolitica, si registra per il I semestre un calo (-8,8%) dell’export del settore.

Per lo studio completo del settore clicca qui.

Gli obiettivi
Quanto al protocollo, Confartigianato Vicenza svolgerà un’azione di supporto tecnico e promozionale a favore delle imprese del Mestiere, favorendo il processo di sviluppo del comparto, che presenta, come detto, una forte caratterizzazione territoriale. Quanto al Distretto, forte del ruolo di coordinamento e coinvolgimento delle aziende del settore, può presentare iniziative e progetti a fronte di bandi regionali in ambito POR – FESR.

Altro punto, le azioni di sensibilizzazione verso la Regione Veneto, con l’obiettivo di orientare la programmazione 2021 – 2027 in termini di bandi e opportunità di finanziamento in funzione delle reali esigenze della filiera della Concia. Ciò potrà essere oggetto di analisi sulla modalità applicativa della normativa regionale relativa a Distretti e RIR (Reti Innovative Regionali), ideale “casa” delle filiere produttive, finalizzata a favorirne e potenziarne i processi di innovazione e internazionalizzazione.
Nell’accordo non mancano le azioni rivolte al “Capitale Umano”, ovvero a ricercare e individuare modalità collaborative per reperire e trattenere manodopera. Altri temi sono: la Sostenibilità, da declinare in funzione delle esigenze del Territorio e delle imprese; l’attivazione di progetti comuni per valorizzare la presenza della filiera sui mercati internazionali; favorire processi di innovazione digitale e tecnologica delle imprese. L’accordo prevede infine anche il supporto operativo per la partecipazione a bandi a fondo perduto pubblicati dalla Regione, tanto delle singole imprese che delle loro aggregazioni.

Commenti
“Quello della concia – spiega Gianluca Cavion, presidente di Confartigianato Vicenza – è uno dei Distretti più importanti della provincia (gli altri sono Meccanica, Legno, Orafo, Ceramica, ndr) e sul quale Confartigianato ha sempre creduto, sin da quando ha mosso i primi passi nel 2009. Gli ambiti di intervento previsti dall’accordo sono molto operativi e vanno nella direzione di dare risposte a un settore che negli ultimi anni ha conosciuto una profonda trasformazione. La Concia è un comparto che, nei numeri e nella qualità di lavorazioni e prodotti, ha sempre caratterizzato l’economia vicentina. Non solo: la Concia funge anche da volano per altri settori e altre filiere, basti pensare a quello della Meccanica riguardo la realizzazione di strumentazioni utili per la lavorazione della pelle e non solo. Da qui la volontà di trattenere questo patrimonio di esperienze e competenze fornendo strumenti, non solo economici, per un ulteriore salto di qualità”.

Aggiunge Adriano Boller, presidente provinciale di mestiere Concia e Lavorazione delle Pelli: “L’attenzione a come e quanto sta cambiando la domanda da parte dei committenti, anche nelle filiere internazionali, e una mutata sensibilità dei territori verso alcuni tipi di lavorazioni, richiedono alle imprese nuove competenze. Basti pensare al corso sulla pelle per la sostenibilità dell’industria del settore (Green Leather Manager) realizzato da ITS Cosmo, promosso dal comparto e che ora ha trovato ‘casa’ negli spazi del Distretto. Ora, grazie a questo accordo, le imprese potranno contare su ulteriori supporti in merito a cosa, quando e come finanziare modalità nuove di lavoro e sviluppo”. 

“Le imprese artigiane – commenta Riccardo Boschetti, presidente Distretto Veneto della Pelle – rappresentano una realtà importante per il nostro sistema produttivo, e con esse Confartigianato che ha sempre creduto – la prima a farlo – nel Distretto. Di fatto, l’accordo formalizza un rapporto già in essere da tempo. Ora, come Distretto Veneto della Pelle stiamo investendo molte energie in progetti di orientamento e formazione rivolti ai giovani e agli addetti, alcuni già condivisi con successo con Confartigianato Imprese Vicenza, molti altri in programma per il prossimo futuro. Auspico perciò che questo protocollo d’intesa, nato con l’obiettivo di rafforzare le sinergie con Confartigianato, possa fare da apripista per iniziative simili anche con altre associazioni. Sono infatti convinto che proprio sulla capacità di unione si misuri la forza di un territorio”. 

“Il nostro obiettivo – precisa Matteo Macilotti, direttore del Distretto – è dare risposte concrete ai problemi concreti delle imprese: dalla carenza di figure da inserire in azienda alle risorse già presenti ma che vanno aggiornate e riqualificate; dalle problematiche legate alla tutela ambientale, che oggi è focale per la competitività delle imprese, a una ‘narrazione’ della Concia che va pensata in ottica diversa, anche nella presentazione verso i giovani che devono scegliere il loro percorso di studi, fino al supporto burocratico e tecnico nella presentazione per accedere a bandi regionali e nazionali”.