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SISTEMA PRODUZIONE – PICCOLI BUSINESS: RIMANERE E PROSPERARE IN UN MERCATO CHE CAMBIA

Un momento dell'incontro con Sebastiano Zanolli a Schio
Un momento dell’incontro con Sebastiano Zanolli a Schio

«È in atto una rivoluzione, non c’è posto per nascondersi, non ci sono acque tranquille in cui stare ad aspettare»: questa frase di Peter Drucker rende l’idea della situazione che ormai caratterizza la vita imprenditoriale. Proprio per questo i presidenti provinciali di categoria del Sistema produzione – Davide Costalunga (Plastica Chimica Gomma Concia) e Antonio Marcon (Metalmeccanica) – hanno invitato, prima al Centro Congressi della Confartigianato di Vicenza e poi presso la sala riunioni del Mandamento di Schio, il manager formatore Sebastiano Zanolli.

«Siamo in ipercompetizione – ha ricordato Zanolli – e inoltre una recessione cambia tutto, le recessioni fanno parte dei cicli economici, possono essere lunghe o corte ma accadono, più profonde sono, più grandi sono i cambiamenti. Il disagio che scatta nella nostra mente è un processo similare a quello dell’elaborazione del lutto: negazione – rabbia – trattativa – depressione – accettazione. Preso atto del fatto che dobbiamo accettare ciò che è successo, senza illuderci di poter far tornare il passato, come comportarsi nei confronti dei clienti? Bisogna costruire la fiducia, riconoscendo la paura, deviando la rabbia e rassicurandoli, dando una risposta, non contando sulle abitudini, offrendo valore vero e migliorando il servizio. Detto in modo molto semplice, bisogna risolvere i problemi alla gente».
Per la ricerca dei clienti, invece, una forza che le piccole imprese della metalmeccanica, plastica o concia tendono a non esplorare è la Rete, per questo – come ha sostenuto Zanolli – l’imprenditore deve «connettersi, in senso fisico e virtuale. Scambiare informazioni ma soprattutto trasformarle. Organizzare osservatori sulle tendenze, sui prezzi, sulla concorrenza, sulle nuove collaborazioni, sugli acquisti, sulle mostre, sul marchio. Per rimanere su questo mercato servono occhiali nuovi. I prodotti e i servizi cadono lungo una piramide al cui vertice stanno alcuni individui che influenzano gli altri. La comunicazione generale è sempre meno efficace. La comunicazione interpersonale, il permission marketing (trasformare gli estranei in amici e gli amici in clienti), è molto efficace. Il marketing virale è molto contagioso. La rete serve anche a fare funzionare tutto ciò». Attenzione, però, a non dimenticarsi il brand, che non deve essere inteso come il “marchietto” ma qualcosa che va ben oltre un disegno o la figura, parliamo del marchio personale, la presenza fisica cosa tu rappresenti per gli altri, immagine e stile integrità e valori.