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SISTRI 1/10/2013 FALLIMENTO ANNUNCIATO!

Ribadiamo la necessità di fissare un periodo di sperimentazione, per definire le opportune modifiche

“Nonostante i ripetuti appelli contrari delle imprese, oggi è partito il Sistri, un sistema inefficiente, poco trasparente e inadeguato a tracciare i rifiuti pericolosi e che grava sulle imprese con oneri impropri e procedure complesse. E, soprattutto, non è in grado di combattere le ecomafie, rischiando al contrario di compromettere la corretta gestione del ciclo dei rifiuti”. Lo dichiara Nazzareno Ortoncelli Presidente regionale dei Trasportatori, commentando l’avvio del contestatissimo sistema di tracciabilità. L’entrata in vigore del Sistri è un fallimento annunciato – prosegue Ortoncelli – in quanto nella fase preparatoria sono emerse difficoltà enormi ed è facile prevedere che molte imprese non saranno in grado di operare col Sistri, rischiando anche pesanti sanzioni”. Confartigianato Trasporti ribadisce, in coerenza con quanto aveva proposto la commissione Ambiente del Senato la necessità di fissare un ragionevole periodo di sperimentazione, che faccia emergere le molteplici criticità del Sistri, più volte segnalate, e consenta la definizione delle opportune misure correttive. Ecco alcune osservazioni sul sistema rilevate dagli operatori dei trasporti nella prima giornata:
  • Il call-center del SISTRI risponde ogni volta con tempi di attesa superiori a 10 minuti
  • Per la compilazione di una scheda SISTRI sono necessari un minimo di 20 minuti (in una ipotesi di micro raccolta con 20 ritiri da fare vuol dire che il giorno prima l’ufficio deve lavorare almeno 400 minuti per preparare le schede )
  • Nel periodo dal 01/10/2013 al periodo 03/03/2014 il trasportatore deve eseguire tutte le operazioni anche per conto del produttore assumendone di fatto la responsabilità, non è scritto da nessuna parte infatti che il trasportatore viene sollevato dalle responsabilità derivate dalla compilazione della scheda SISTRI per conto del produttore.
  • Gli impianti di stoccaggio debbono prima di iniziare a ricevere i rifiuti in procedura SISTRI dichiarare le giacenze e nel caso di ritiri in procedura SISTRI di un rifiuto avente caratteristiche di pericolo H4,H5 lo stesso dovrà in uscita mantenere le stesse caratteristiche perche allo stato attuale il SISTRI non contempla i trattamenti.
  • Il SISTRI non dispone di PEC ed quindi fuorilegge essendo questo strumento obbligatorio per la pubblica amministrazione.
  • Per ultimo ma non meno importante si fa notare che l’uso delle chiavette è da considerare preistoria informatica al 01/10/2013.