SPID: cos’è e a che cosa serve?
Una cosa l’abbiamo imparata: il futuro è imprevedibile. Ma di sicuro sempre più dovremo fare i conti con le tecnologie digitali. L’ANAP ci aiuta.
Uno degli strumenti ormai indispensabili è, ad esempio, lo SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale che consente di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione. Lo SPID nasce per semplificare e garantire la sicurezza nei rapporti tra cittadini ed enti pubblici e sarà l’unica modalità per accedere ai servizi telematici dell’intera pubblica amministrazione standosene a casa.
Ma come si fa ad ottenere lo SPID? A chi rivolgersi? Quali documenti servono?
Le procedure per acquisire lo SPID potrebbero mettere in crisi molti, soprattutto chi ha poca dimestichezza digitale. Per questo, dopo la sperimentazione del 2021 (100 SPID rilasciati ai soci), Anap Pensionati ha deciso di continuare con lo sviluppo del servizio riservato ai soci e facilitare loro la vita.
Insomma, insieme ai servizi di Confartigianato Vicenza, si prova a colmare il cosiddetto “divario digitale” affrontando insieme questa nuova sfida, per aiutare tutti a viverla al meglio.
Cos’è lo SPID e perché è così importante?
Il Sistema Pubblico di Identità Digitale è un sistema di autenticazione fornito da diversi gestori (es. Poste, Infocert, Aruba, ecc.) che permette l’accesso ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione da parte dei cittadini. Lo SPID è importante perché costituisce il prerequisito indispensabile per potersi identificare online in maniera certa e sicura.
A cosa serve?
È una tecnologia che garantisce e certifica, grazie ai suoi standard di sicurezza, l’identità dell’utente. Si basa su un sistema di credenziali del tipo “nome utente” e “password” con un codice di sicurezza, simile al sistema di verifica già usato dai servizi di e-banking. Sono ormai 4000 le Amministrazioni pubbliche che hanno adottato lo SPID, e nei prossimi mesi e anni i motivi per adoperarlo andranno a crescere, in virtù del processo di transizione digitale che il nostro Paese sta affrontando.
A quali servizi si può accedere?
A tutti i servizi della Pubblica Amministrazione. Con lo SPID, per esempio, si possono fare prenotazioni sanitarie, iscrizioni scolastiche, pratiche d’impresa, accedere alla rete wi-fi pubblica e ai servizi online della Pubblica Amministrazione e dei privati aderenti, ovunque ci si trovi e da qualsiasidispositivo. Ad esempio, ai servizi INPS e al suo portale, per richiedere l’assegno familiare o semplicemente per vedere la propria pensione; all’Agenzia delle Entrate per visionare la dichiarazione dei redditi, richiedere prestazioni sanitarie e pagare tasse pubbliche. Anche i servizi del Ministero dell’Istruzione e dell’Università, o per iscriversi a scuola, sono accessibili tramite Spid. Si può infine partecipare al “cashback” di Stato. Anche alcuni privati aderiscono al sistema Spid e il numero è destinato ad aumentare.
Ci possiamo fidare nel dare i nostri dati personali per fare lo SPID?
Il sistema è molto sicuro. I dati non sono profilati e la privacy è garantita. Ad esempio, i dati personali che si comunicano ai gestori di identità non verranno utilizzati a scopo commerciale e non possono essere ceduti senza il nostro esplicito consenso. Al momento della registrazione dovranno essere distinti i dati necessari all’ottenimento dell’identità digitale SPID dalle ulteriori informazioni – non obbligatorie – che il gestore di identità potrà eventualmente richiedere. La nostra privacy è garantita e il rispetto delle regole di trattamento dei dati è vigilato dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e dal Garante per la protezione dei dati personali.
Dove posso rivolgermi per richiedere lo SPID?
A Poste Italiane, Aruba, Intesa, Tim, Infocert, Namiral, Sielte, Lepida, Register. Ogni gestore offre diverse modalità per poter richiedere e quindi ottenere lo SPID e diversi livelli di sicurezza.
Per i soci ANAP un servizio “ad hoc”
Chiamare per fissare un appuntamento allo 0444/168314. Si riceveranno tutte le informazioni utili. Documenti da portare: documento di identità valido (carta di identità, passaporto, patente o permesso di soggiorno); tessera sanitaria; indirizzo e-mail personale (non usare indirizzi di lavoro o altre e-mail a cui un giorno potresti non avere più accesso); numero di cellulare che usi normalmente (anche se non sei tu l’intestatario del contratto)
Come avviene la registrazione?
Inserimento dei propri dati. Creazione successiva delle nuove credenziali. Riconoscimento tramite, per esempio, un SMS o una e-mail di verifica.
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