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STANZIAMENTO DI 400 MILIONI PER LA CASSINTEGRAZIONE IN DEROGA

“Quattrocento milioni non sono sufficienti ma sono ben accetti, soprattutto perché i lavoratori sospesi da gennaio scorso non hanno mai visto un euro”. Il Presidente di Confartigianato Imprese Veneto Giuseppe Sbalchiero commenta così l’avvenuta firma del decreto interministeriale che autorizzata la spesa di 400 milioni di euro per consentire il pagamento integrale delle somme ancora dovute ai titolari dei trattamenti di CIG e mobilità in deroga, per il periodo fino al 31 dicembre 2013 e le prime quote per il 2014. “Si tratta della sopravvivenza di queste persone, e delle loro famiglie, che accederanno così a quanto già spetterebbe loro dall’inizio dell’anno”, osserva Sbalchiero, che aggiunge: “In ogni caso resta la posizione dura delle Regioni italiane nei confronti del Governo Renzi perché non ha chiare priorità per cittadini e imprese, cosa che il Veneto, invece, ha chiarissime”. Lo sblocco segue di qualche ora l’accordo strategico “ponte” che proroga fino al 31 agosto 2014 le disposizioni contenute nell’accordo quadro 2013 in materia di Cig in deroga siglato dalla Commissione Regionale di Concertazione tra le Parti Sociali (CRCPS). “Non mi stancherò mai di sottolineare –prosegue il Presidente- quanto più drammatico sarebbe potuto essere il saldo negativo di imprese e posti di lavoro nell’artigianato veneto in assenza di questo straordinario strumento. Altro che 9.800 imprese artigiane e 28.000 posti di lavoro in meno, i numeri sarebbero come minimo raddoppiati. Ed in particolare sarebbero scomparse molte di quelle imprese del manifatturiero veneto della moda della meccanica del legno che, lavorando in subfornitura, racchiudono la grande contraddizione di essere il futuro (ricercate per le straordinarie capacità produttive) ma con commesse sempre più esigue e mal pagate. Una contraddizione che le rende finanziariamente fragili e obbligate a conservare il patrimonio dei collaboratori a prescindere dalle ore lavorate”. “Mi associo all’appello della Regione Veneto –conclude Sbalchiero- auspicando che il Governo sposti al 2015 il nuovo provvedimento sul finanziamento della cassa integrazione in deroga e definisca soprattutto le risorse necessarie a coprire il fabbisogno per l’anno 2014. Le imprese venete potranno così richiedere un periodo di cassa integrazione per i propri lavoratori per una durata massima di 8 mesi e non oltre il 31 agosto 2014. Ci sono due mesi di tempo. Chiediamo al governo di non sprecarli!”