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Striscia biancorossa. Svanito il sogno, proviamoci ancora

Prima un rigore “così così” nell’andata a Pescara (1-0) con un palo a negare il pareggio nel finale, e poi un’autorete nel ritorno casalingo conclusosi sul 2-2: in fondo, è per questi episodi che il Vicenza è uscito di scena dai playoff, applaudito comunque dai propri tifosi al momento di lasciare il terreno del Menti.

Peccato veder svanire il sogno a un passo dalla Serie A, ma rimane la soddisfazione di aver concluso a testa alta, disputando fra l’altro gli incontri decisivi con assenze “pesanti” e pochi ricambi in panchina, a differenza della robustissima dotazione del Pescara.
Resta, ovviamente, l’eredità di un campionato strepitoso. Resta la soddisfazione di aver vissuto la più entusiasmante stagione dei tempi recenti, un campionato che fra l’altro ha riacceso nella tifoseria un senso collettivo di appartenenza come non si vedeva da un pezzo.
Ripescato in B all’ultimo momento, partito con l’unico obiettivo di una salvezza da strappare a tutti i costi e finito terzo in classifica, il Vicenza è stato un’autentica rivelazione e tanta parte del merito di questo miracolo la si deve a mister Pasquale Marino, oltre che all’impegno e alla coesione di una squadra animata da un autentico spirito “biancorosso”.
Ovviamente, la mancata promozione riapre ora il capitolo della non florida situazione societaria con gli interrogativi che tale situazione si porta dietro, però dal punto di vista sportivo l’esperienza di quest’anno va egualmente considerata come un positivo punto di partenza per il prossimo torneo. È vero, alcuni pezzi pregiati partiranno, difficilmente si rivedranno il capocannoniere Cocco, il gran regista Di Gennaro e altri elementi, compreso lo stesso tecnico, però una base da cui riprendere il discorso c’è, e non è detto che non si arrivi a scoprire sul mercato qualche altro talento.
Sono tutti discorsi, questi, che occuperanno le cronache estive. Per il momento, resta il doveroso “grazie” a coloro che hanno sfiorato l’impresa e onorato – davvero – la maglia che portavano.