STRISCIA BIANCOROSSA: TUTTO DA RIFARE
Poco da fare, dopo la mazzata rimediata al Menti nello scontro diretto con il Bari (0-1) il Vicenza è ritornato al punto di partenza di qualche settimana fa, ovvero terz’ultimo in classifica.
L’occasione era ghiotta, ovvero staccare i pugliesi e agganciare la Reggina, e invece è accaduto l’esatto contrario, con il Bari che ha nuovamente scavalcato in classifica la compagine di mister Dal Canto e un “tutto da rifare” che vanifica le tre belle vittorie in trasferta ottenute a Verona, Brescia e Grosseto. Oltretutto, pesa come un macigno il fatto di non riuscire a centrare un successo tra le mura amiche, che ormai manca dal novembre dello scorso anno, e senza sfatare questo tabù sarà difficile dare corpo a una salvezza che, a questo punto, torna a essere un obiettivo impervio.
Così come resta netta l’impressione che, quando sono chiamati a far gioco, i biancorossi siano più in difficoltà rispetto alle occasioni in cui sono chiamati a difendersi e a contrattaccare. Serve a poco, purtroppo, anche recriminare sugli episodi contrari, come il gol di Bojinov annullato per un inesistente fallo dell’attaccante sul difensore barese, che se convalidato avrebbe comunque consentito di chiudere il match sul pari e quindi, quanto meno, di mantenere invariate le rispettive posizioni di classifica.
Non resta che guardare avanti, il che significa nuovo derby, questo sabato 9, sul terreno di un Padova rilanciato e che ha appena trafitto al Bentegodi la corazzata Verona. Un impegno sulla carta proibitivo, eppure già in altre occasioni recenti il Vicenza è riuscito a imporsi a dispetto dei pronostici. Ripetersi avrebbe del portentoso, ma in questo momento c’è bisogno anche dei miracoli.