STRISCIA BIANCOROSSA: UN SOLO IMPERATIVO, NON MOLLARE
Riavvolgendo il nastro della partita con il Varese, il rammarico cresce pensando a quanto accaduto nei primi minuti della partita, quando un plateale fallo di Pucino su Semioli avrebbe potuto essere sanzionato con l’espulsione diretta e non con la sola ammonizione.
Se così fosse stato, lo stesso Pucino non ci sarebbe stato a siglare, al 90°, il pareggio (1-1) per i lombardi, che ha sancito l’ennesima delusione al Menti. Una delusione acuita dal fatto che, tutto sommato, l’incontro disputato dai biancorossi era stato il migliore della gestione Dal Canto, con due unici – ma fatali – demeriti: non essere riusciti a trasformare in raddoppio le tante occasioni avute e la disattenzione finale, costata carissima, tanto quanto la rete subìta in chiusura di trasferta a Crotone.
Piove sul bagnato insomma, con la squadra ora chiamata a tentare l’impresa, nel turno anticipato di giovedì 28, sul terreno del Lanciano, e con una classifica che segnala meno quattro punti dalla rivale più a portata, vale a dire lo Spezia. Mancano nove partite, le occasioni sono sempre meno, ma bisogna provarci comunque, almeno per agganciare la zona playout. Detto che nemmeno la fortuna sembra dare una mano ai biancorossi, ribadito che certe decisioni arbitrali comunque pesano, non c’è altra strada se non quella di tirar fuori tutto quello che si ha, e magari intravvedere qualche spiraglio positivo nel ritorno al gol di Malonga, o nell’aver rivisto in campo Nicola Rigoni. È un cammino ancor più in salita di prima, però il dovere di tutti (tifosi compresi) è quello di non mollare.