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STRISCIA BIANCOROSSA: UN VICENZA DA RECUPERARE

Il segnale d’allarme era arrivato già con l’eliminazione dalla Coppa Italia ad opera del Monza. E la sconfitta in campionato (2-0) subita sul campo della Reggiana è stata la conferma che anche in Lega Pro non si può improvvisare.

Il Vicenza ha affrontato le ultime due gare senza la difesa titolare, con soluzioni di ripiego e un organico non al meglio, e i risultati sono stati questi. Ha ragione mister Lopez a sottolineare la necessità di recuperare tutta la rosa, ma resta un’incognita sapere chi sarà già disponibile per domenica 22, quando al Menti arriverà il (fragile) San Marino nell’ultima gara del girone di andata. La sosta di fine anno servirà almeno a svuotare l’infermeria, e poi c’è sempre da augurarsi che le necessità di cassa della società non svuotino l’organico durante l’ormai imminente mercato di gennaio. Alla ripresa, i biancorossi dovranno comunque riprendere a guardare in alto, rimanendo sempre nel gruppone delle squadre (dalla seconda alla nona) destinate a disputare i playoff: correre per agguantare il primo posto – che vale la promozione diretta in serie B – appare al momento un’impresa impossibile, a meno di non centrare un miracolo. Ai tifosi non resta che continuare a sperare, con tutto il realismo del caso: ovvero considerando il divario attuale dalla testa della classifica e la scomodissima eredità dei quattro punti di penalizzazione.
Sull’altro piatto della bilancia c’è la considerazione che, durante gli incontri dell’andata, nessuna formazione si è dimostrata assolutamente superiore al Vicenza, e che quindi non sono da escludere in partenza le possibilità di avvicinamento ai battistrada. Ma servirebbe mantenere i giocatori attuali e, anzi, acquisire qualche rinforzo (in attacco, per esempio). Qui si entra nel terreno dei sogni, stando così le cose. Ma sognare non costa nulla. Almeno a Natale.