Striscia biancorossa. Una trasferta “significativa”
I tifosi non hanno buoni ricordi, quando si tratta di incrociare il Bari. E quindi la trasferta di questo sabato 14 in terra pugliese servirà anche a constatare se e quanto il Vicenza riuscirà a invertire una tradizione spesso negativa: portare a casa un risultato utile anche dal San Nicola equivarrebbe a confermare quello che tutti pensano, e cioè che quest’anno si respira un’aria davvero diversa da quella vissuta negli ultimi, stentati tempi.
Sesta in classifica, con vista sui playoff ma soprattutto sempre più vicina alla fatidica “quota 50” del traguardo-salvezza, la compagine guidata da mister Marino è una delle rivelazioni di questo campionato di Serie B, e non per caso.
Anche la vittoria al Menti contro il Perugia (3-1) ha ribadito infatti, al di là della giornata da incorniciare per il “triplice” Andrea Cocco, che la squadra ha raggiunto una solidità e una consapevolezza in grado di superare anche i momenti difficili, com’era accaduto quando gli avversari si erano portati – immeritatamente – in vantaggio e avevano condotto un primo tempo molto aggressivo, per non dire molto falloso. A quel punto il Vicenza non si è perso d’animo e nella seconda parte della gara ha ripreso a giocare secondo le sue caratteristiche, ovvero buon fraseggio costante, palla a terra anche nelle uscite dalla propria area, lucidità e grinta in fase di spinta. E il risultato, alla fine, ha premiato questa condotta, a conferma che l’impostazione data dal tecnico è stata assimilata a dovere dai ragazzi, sia quelli abitualmente titolari e sia quelli meno utilizzati. La riprova sta nel rendimento assicurato dai due centrali difensivi chiamati a formare coppia assolutamente inedita, vale a dire Gentili – al rientro dopo parecchio – e Manfredini, uno degli ultimi arrivati. La domanda che tutti si pongono, a questo punto, è dove potranno arrivare i biancorossi. La risposta è semplice: più in alto possibile. Prima garantendosi la permanenza in B, e poi provando a sognare e far sognare.