Skip to main content







Superbonus 110%, Cavion (Confartigianato Imprese Vicenza): “Bisogna avere regole certe. Le proroghe ‘a puntate’ rischiano di far perdere un’occasione importante per il settore casa e per riqualificare il patrimonio edilizio del Paese”

Comunicato 1 – 1 gennaio 2021

Tra le misure adottate dalla legge di Bilancio, dopo il via libera definitivo di questi giorni alla manovra da 40 miliardi da parte del Senato, quella che spinge il Superbonus 110% avanti di altri sei mesi, fino al 30 giugno 2022, con un’estensione a tutto il 2022 per i condomini che alla fine di giugno avranno completato il 60% dei lavori previsti.

Sulla proroga interviene Gianluca Cavion, presidente di Confartigianato Imprese Vicenza: “Bisogna avere delle regole certe, dare tranquillità e sicurezza al cittadino e alle imprese. In questo momento invece la normativa non è del tutto chiara. E dire che si tratta di una misura che ha come obiettivi quelli di dare una spinta alle imprese del sistema casa, andare incontro alle normative sulla riqualificazione e sostenibilità delle abitazioni, e offrire la possibilità anche a chi risentirà economicamente dell’emergenza sanitaria di valorizzare la propria casa. Temiamo che venga mortificata da proroghe ‘a puntate’. In questo modo a incertezze si aggiungono incertezze, annullando l’efficacia di una misura che, per la sua articolazione, aveva più di una ricaduta positiva. C’è il rischio che i committenti, non sapendo se, quando e quanto potranno beneficiare del Superbonus, lascino perdere per timore di correre il rischio di dover pagare tutto di tasca propria”.
Dopo giorni in cui si è dibattuto sulla proroga del Superbonus, c’è comprensibile amarezza in Confartigianato Imprese Vicenza per l’incertezza derivate dalla sua dilazione fino al 2022, che tra l’altro non sarebbe per tutti. Infatti, potranno accedervi solo i condomini che avranno realizzato almeno il 60% dei lavori entro il 30 giugno 2022, quindi sarebbero escluse le case singole. Resta da capire come andrà dimostrato di aver realizzato quel 60% e il peso della burocrazia derivante da quest’ultimo paletto.

Di fatto la proroga ufficiale per tutti e senza condizioni è di 6 mesi. In più, la detrazione per i soli lavori del 2022 è di quattro anni e non di cinque. Inoltre, molte Amministrazioni ed Enti con molta probabilità manterranno parte del personale in smartworking, vista la situazione sanitaria, e quindi ai ritardi accumulati nel 2020 per l’evasione delle richieste delle necessarie pratiche per la verifica della fattibilità dei lavori, è prevedibile si aggiungeranno quelli almeno della prima parte del 2021.

“Possiamo comprendere che l’articolazione della misura non sia delle più semplici, pensiamo solo alle coperture necessarie – prosegue Cavion -, ma così non va. Per interventi di questo genere serve da parte del legislatore un piano strategico che metta in campo le risorse necessarie. La prospettiva deve essere quella di rendere il provvedimento un incentivo strutturale, condizione fondamentale per il rilancio dell’economia e della riqualificazione del patrimonio edilizio. Procedere a ‘spizzichi e mozzichi’ ingenera incertezza tanto nelle imprese, tanto nei professionisti che negli utenti finali con il rischio di una ingessatura e di vanificare un’opportunità importante”. “Confartigianato Imprese Vicenza già da qualche mese ha costituito una task force per affrancare imprese e committenti dalla complessità burocratica legata al Superbonus, un team di professionisti in grado di seguire tutti i passaggi richiesti dalla manifestazione di interesse fino alla cessione del credito, passando per la delicata fase della verifica delle conformità degli edifici su cui si intende intervenire”, conclude il presidente.