Tamponi agevolati per le aziende grazie a Confartigianato e Sani.in.Veneto
Un’opportunità in più a favore dei lavoratori e delle imprese per la sicurezza aziendale.
Un’altra iniziativa è stata promossa da Confartigianato Vicenza per mettere in sicurezza gli oltre 40mila dipendenti che lavorano nelle realtà produttive della provincia: le imprese associate, e iscritte a Sani.in.Veneto (il fondo di assistenza sanitaria integrativa dell’artigianato), fino a fine anno avranno la possibilità di effettuare tamponi rapidi o molecolari direttamente in azienda, con un minimo di 10 prelievi per ciascuna uscita del personale sanitario. In questi casi il costo del tampone rapido sarà integralmente rimborsato da Sani.in.Veneto, nell’ambito del suo piano regionale, e quello del tampone molecolare PCR sarà rimborsato al 66%. Nel caso, invece, di prelievi inferiori a 10 unità sarà possibile, alle medesime condizioni, recarsi per i prelievi nella sede di Salus srl. L’accordo vale, come detto, per tutto il 2021 e per un numero illimitato di tamponi, e anche per quelli che si fossero effettuati da altro operatore autorizzato. Non solo: è previsto anche che sia rimborsata la spesa retroattivamente, ovvero per i tamponi effettuati dal 1° gennaio 2021. La richiesta di rimborso verrà gestita, gratuitamente, dagli sportelli Confartigianato.
I motivi
“Confartigianato – ricorda Gianluca Cavion, presidente di Confartigianato Vicenza – ha sempre promosso e creduto nella sicurezza in azienda. Lo ha dimostrato nel tempo e lo sta dimostrando anche in questa situazione pandemica. Le nostre imprese, grazie al sistema della bilateralità che si è dimostrato un pilastro fondamentale, sin dall’inizio della pandemia hanno investito in DPI e misure di sicurezza, hanno attivato misure “agili” di lavoro (e non mi riferisco solo allo smart-working), spesso anche a scapito delle commesse. Con l’avvio della campagna vaccinale, abbiamo inoltre fortemente sostenuto l’efficienza della sanità pubblica, considerata l’impraticabilità delle vaccinazioni in azienda date le peculiarità dimensionali delle imprese venete. Non solo: come Confartigianato ci siamo battuti per le riaperture, sempre in sicurezza, di quelle attività in cui il timore di assembramento lasciava molte perplessità, abbiamo coltivato con la Prefettura una proficua collaborazione per agevolare l’interpretazione e soprattutto la corretta applicazione delle norme, abbiamo lottato affinché l’infezione da Covid non fosse considerata, con una presunzione generale, come infortunio sul lavoro. Considerato tutto ciò, non è quindi un caso che i contagiati nelle imprese artigiane siano stati, e siano, pochi. In questo contesto l’accordo stipulato risponde a una considerazione molto pratica: non tutti i lavoratori vogliono o possono vaccinarsi. Questa possibilità offerta ai dipendenti, fermo restando che Confartigianato incoraggia la vaccinazione, vuole contemperare l’esistenza delle singole situazioni personali con la necessità di alti livelli di sicurezza nell’impresa. Perché altri stop, altre assenze prolungate o numerose, per la realtà artigiana sono davvero pesanti.”
Come fare
Per informazioni:
Ufficio Sicurezza – tel. 0444 168486/420 o 0444 168 446
e-mail: sicurezza@confartigianatovicenza.it oppure saninveneto@confartigianatovicenza.it