Tav a Vicenza, punto della situazione
Il presidente comunale e il presidente del Raggruppamento Confartigianato di Vicenza aggiornano gli associati del capoluogo sulla situazione
di Alessandra Matteazzi
Ad un anno dall’avvio del contratto dei lavori per il secondo lotto funzionale “Attraversamento Vicenza”, Emiliano Vettore (presidente comunale) e Stefano Cavaggion (presidente del Raggruppamento Confartigianato di Vicenza) aggiornano gli associati del capoluogo sulla situazione relativa al progetto definitivo e delle ultime modifiche accolte dai tecnici di RFI ed Iricav Due.
I 6.2 km di linea da Altavilla Vicentina fino all’uscita della stazione ferroviaria di Vicenza comporteranno infatti circa 9 anni di lavori complessivi. Attualmente le attività sono proseguite nella direzione di una progettazione esecutiva con la stipula delle convenzioni per la risoluzione delle interferenze coi sottoservizi, con monitoraggio sull’impatto ambientale, rilievi archeologici ed eventuale bonifica dagli ordigni bellici.
In questi 12 mesi si è navigato in acque tutt’altro che calme, in particolar modo per il nodo che riguarda l’abbattimento e la conseguente ricostruzione di Ponte Alto che ha sollevato diverse perplessità sia negli amministratori locali che nei rappresentati delle categorie economiche, preoccupati per il potenziale intensificarsi del traffico di veicoli nelle zone limitrofe a Viale degli Scaligeri e per l’inevitabile impatto sull’intera città. Quanto stabilito dal progetto prevede infatti la chiusura totale del viadotto per 18 mesi e successivamente altri 12 mesi di lavori con una apertura parziale alla viabilità. In base al progetto il viadotto degli Scaligeri dovrebbe essere demolito nel 2027, con la garanzia da parte di RFI che andranno realizzate una serie di opere viarie, ante abbattimento, per rendere operativi i varchi dell’Oreficeria, Olmo e Arsenale e far defluire in modo ordinato il traffico.
A tal proposito di recente è stata presentata una variante per Via dell’Oreficeria che di fatto salva la struttura del Palakiss e al momento si sta attendendo l’ok definitivo. Mentre i lavori per l’adeguamento del sottopasso di Olmo dovrebbero iniziare nell’autunno 2024, i lavori di Via Maganza partiranno a giugno 2025 con la realizzazione di un ponte che porterà verso la stazione e verso Viale Verona.
Via Ferretto de Ferretti invece diventerà pedonale non prima del 2027 e qui, com’è noto, il cavalcaferrovia sarà smantellato. Verrà però realizzato un sottopasso viario che collegherà Viale Verona e la nuova strada che sorgerà lungo i binari in direzione stazione. Per evitare di paralizzare con la chiusura di Ponte Alto la zona appena fuori dalla tangenziale e dal casello di Vicenza Ovest saranno create una nuova corsia dalla rotatoria della tangenziale alla rotatoria della fiera e una nuova rotatoria provvisoria all’altezza della “Vela” (che permetterà di collegare Via dell’Industria con Via dell’Oreficeria).
Infine, un’opera compensativa, prevista da RFI e contenuta nel Piano Urbano della mobilità sostenibile, è il “metrobus” che dovrebbe arrivare in città nel 2028 con una linea che collegherà l’asse ovest-est, mettendo in comunicazione fiera, stazione, centro e Via Zamenhof.