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TEMPI DI PAGAMENTO

Confartigianato lancia l’Osservatorio per controllare il rispetto della legge contro i ‘cattivi pagatori’

“I cattivi pagatori del Veneto, Pubbliche Amministrazioni o privati, sono avvertiti: le norme sui tempi per saldare le fatture valgono per tutti, soprattutto per i lavori pubblici. E, da oggi, chi vorrà, potrà segnalare gli Enti o i privati ritardatari cronici, in modo concreto, discreto e soprattutto non delatorio, sul sito www.confartigianato.it ”. Quella del Presidente di Confartigianato Imprese Veneto, Giuseppe Sbalchiero, è quasi una dichiarazione di guerra contro tutti coloro che, nella nostra regione, non pagano o lo fanno con tempi che di media raggiungono i 150 giorni, con punte che vanno anche oltre i 9 mesi, ma che per il settore Sanità superano i 300 giorni.
Ma la novità che potrebbe mettere fine a questo problema arriva dal Ministero dello Sviluppo Economico. Il Dicastero, infatti, recependo le sollecitazioni di Confartigianato, ha emanato una circolare (n. 1293 del 23 gennaio 2013) relativa ai ritardati pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni in cui si chiarisce che la nuova disciplina (30 giorni di regola, 60 al massimo solo per ASL e Ospedali) introdotta in attuazione della direttiva comunitaria n.7/2011, si applica a tutti i settori produttivi inclusi i lavori pubblici, dove operano le imprese di costruzione che rappresentano uno dei settori maggiormente colpiti dal grave fenomeno dei ritardi di pagamento del Pubblico e delle imprese private.
Nell’Osservatorio, disponibile sul sito www.confartigianato.it, gli imprenditori troveranno informazioni sul funzionamento delle nuove norme, consulenza su come far rispettare i propri diritti di creditori e potranno segnalare nuovi ritardi e mancate applicazioni della legge. Una sezione dell’Osservatorio è dedicata allo strumento della certificazione del crediti accumulati dagli imprenditori prima dell’entrata in vigore della nuova legge. Anche in questo caso, oltre alle istruzioni per l’utilizzo della certificazione, sarà monitorata l’efficacia dello strumento.
“La nuova normativa sui tempi di pagamento –sottolinea il Presidente di Confartigianato Imprese Veneto Giuseppe Sbalchiero– è stata fortemente voluta da Confartigianato ed è un passo avanti per ristabilire etica e correttezza nei rapporti economici sia tra imprese e Pubblica Amministrazione che tra imprese committenti e loro subfornitori. Ma la legge non deve restare sulla carta. Va rispettata. L’Osservatorio serve proprio per monitorarne l’applicazione e periodicamente renderemo pubblici i casi dei ‘cattivi pagatori’, siano essi Enti pubblici o soggetti privati. Insomma, non molleremo la presa. Ne va della sopravvivenza delle nostre imprese. Il fenomeno –ricorda il Presidente- è tale per cui, nella nostra regione, oltre la metà dell’aggravio di costi in termini di maggiori oneri finanziari per i ritardi nei pagamenti (207 milioni di euro su 395,5) pesi sulle imprese manifatturiere di subfornitura. La cultura del “tranquillo che il mese prossimo pago” è una “condanna a morte” per il sistema imprenditoriale italiano soprattutto quello onesto, soprattutto quello artigiano”.
“Ma mentre tra privati ci sono già segnali incoraggianti dopo l’entrata in vigore delle nuove regole (abbiamo registrato in regione una riduzione media molto incoraggiante di una ventina di giorni nei tempi di attesa), -conclude Sbalchiero- resta alta la preoccupazione sul fronte della PA”.
Un rapporto di Confartigianato rileva che la Pubblica amministrazione è sempre più lenta a pagare le imprese fornitrici di beni e servizi: nel 2012 il tempo medio è salito a 193 giorni. Tra maggio e novembre 2012 il ritardo con cui gli Enti pubblici (Amministrazione centrale, Regioni e Province) hanno saldato le fatture alle imprese è ulteriormente aumentato di ben 54 giorni. Ed il Veneto in questa triste classifica si posizione all’8 posto  con 249 giorni di ritardo.
In totale in Italia, alle imprese il ritardo con cui la Pa salda i propri debiti rispetto ai 30 giorni stabiliti dalla nuova legge costa 2,5 miliardi di maggiori oneri finanziari.