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Thiene: una panchina rossa nel parco di Villa Fabris

Con quella posizionata nel parco di Villa Fabris a Thiene, ora sono quattro le panchine rosse consegnate da Confartigianato e dal suo Movimento Donne Impresa con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza delle persone sui temi della violenza di genere.

E anche in questo caso, come già per quelle di Vicenza e di Torri di Quartesolo, è stato scelto un luogo simbolico: la panchina è stata collocata infatti nel Parco di Villa Fabris, come concordato con l’Amministrazione Comunale già nei mesi scorsi, rendendola ben visibile, assieme al messaggio di cui è portatrice, alle tante persone che lo frequentano.

L’inaugurazione

L’evento di Thiene si è collocato all’interno di un progetto sociale e culturale voluto e avviato, come detto, dalla Confartigianato provinciale in collaborazione con il Movimento Donne Impresa, con l’obiettivo di sensibilizzare la collettività sui temi della violenza di genere, grave fenomeno che non conosce limiti di età, cultura, fede o ceto sociale.

“Come per le altre installate, non è un caso che anche questa panchina trovi spazio in un luogo pubblico e molto frequentato come è, appunto, il parco di Villa Fabris – spiega Christian Malinverni, presidente del Raggruppamento Confartigianato di Thiene-. Questo gesto testimonia come anche le piccole azioni possano avere un grande impatto nella costruzione di una società più sicura e rispettosa per tutti. La panchina non offre solo un luogo in cui fermarsi a riflettere, è soprattutto un simbolo forte che mira a promuovere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze attraverso un’educazione sociale diffusa e comunitaria. Da qui il fatto che la scelta del posizionamento delle panchine rosse ricade in luoghi frequentati da molte persone diverse per età, genere, estrazione sociale”.

“La violenza è la prevaricazione di una persona sull’altra e spesso non si ha la forza di dire basta. L’invito che rivolgo invece a tutte le donne è: di fronte a una situazione che vi mette in pericolo denunciate e chiedete aiuto – ha esortato la presidente provinciale del Movimento Donne Impresa, Sabrina Pozza -. Le panchine rosse ripotano un numero telefonico: è quello a cui rivolgersi nel caso si sia vittima di violenza, ma anche nel caso in cui si conoscano situazioni di violenza, perché l’omertà ne è il miglior alleato. Da qui l’impegno, anche nelle nostre aziende, nel trasferire questi messaggi e nel promuovere l’autonomia delle donne”.
Non a caso, il Movimento ha promosso anche iniziative in cui si è più volte posto l’accento sull’importanza non solo della sensibilizzazione al tema sui luoghi di lavoro, ma anche sull’altrettanto importante autonomia economica delle donne, elemento che permette loro di non essere ‘dipendenti’ da chi usa loro violenza (anche non fisica).
Il sindaco di Carrè, Valentina Maculan, e l’assessore alla Cultura e Pari Opportunità di Zugliano, Paola Sartori, sono intervenute a ricordare il ruolo fondamentale della comunità educante, in particolare famiglia e scuola, nella prevenzione e nella cultura contro la violenza sulle donne.
Un ringraziamento al Raggruppamento Confartigianato di Thiene Confartigianato è arrivato dal sindaco di Thiene, Gianantonio Michelusi, presente alla cerimonia con il suo vice, Anna Maria Savio, che ha ricordato l’importanza di “mettersi in ascolto” riportando l’attività messa in campo tanto dal Comune che dalle associazioni di volontariato. “Il parco di Villa Fabris – ha aggiunto il sindaco-, area pubblica baricentrica e altamente frequentata, vuole essere il luogo dove si cammina insieme per un percorso comune di integrazione, crescita, rispetto e libertà. È un percorso non facile, lungo, faticoso, ma necessario, da compiere uniti in un clima di pace e di coesione sociale. Richiederà tempo e soprattutto capacità di dialogo e sarà questa la sfida più grande”.
E, a ribadire l’importanza di denunciare comportamenti violenti, erano presenti all’evento anche i rappresentanti delle forze dell’ordine.