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Tonezza del Cimone ha ospitato un incontro con Julia Dobrovolskaja, scrittrice e traduttrice russa

Julia Dobrovolskaja

In un caldo pomeriggio estivo, nell’ombroso giardino della Biblioteca Civica di Tonezza del Cimone, si è tenuto un insolito quanto interessante incontro, previsto dal Calendario Culturale del Comune, con la scrittrice e traduttrice russa Julia Dobrovolskaja, che da molti anni trascorre le sue vacanze in quei luoghi di Fogazzariana memoria.

Per l’occasione sono stati donati alla Bibloteca Civica due suoi libri, ossia una raccolta di duecento lettere, scritte da Lev Razgon a Julia, e il volume “Post Scriptum. Memorie o quasi”.
Julia Dobrovolskaja, nata il 25 agosto del 1917, a Niznij Novgorod, in Russia, ha ripercorso, con lucida precisione, le tappe della sua vita, descrivendo il duro regime comunista che, fino a pochi anni fa, opprimeva qualsiasi individuo abitasse quella terra. Mandata dal governo sovietico in Spagna, in qualità di interprete per i militari russi durante la Guerra Civile, ha raccontato della sua successiva reclusione alla Lubianca e nei campi di lavoro perché, secondo l’accusa, “era nelle condizioni di poter ledere al regime”; ha parlato del suo primo lavoro di lettrice di giornali esteri per la Tass (agenzia di stampa ufficiale sovietica), della sua famiglia e di tutti gli amici intellettuali che, in quel periodo, vennero incarcerati o spediti in Siberia.
Una storia intensa di drammaticità, ma anche di esperienze umane e culturali uniche e, poi, finalmente, la possibilità, con vari stratagemmi, di poter espatriare.
Diventata una della maggiori interpreti russe, già sotto il regime, ha tradotto quasi tutti i più grandi scrittori italiani moderni e contemporanei (molti dei quali conosciuti personalmente), instaurando rapporti di profonda amicizia e di collaborazione letteraria.
Ha anche pubblicato, per la Hoepli, il primo vero dizionario Russo-Italiano e Italiano- Russo tuttora in uso nelle Università di Milano e Venezia, dove ha insegnato per molti anni dopo il suo arrivo in Italia.
Un lungo racconto, spesso avvolto da una sottile ironia, moderato dal sindaco di Tonezza, Diego Dalla Via.