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STRISCIA BIANCOROSSA: TROPPI CHIAROSCURI, MENTRE SERVONO I PUNTI

Un passo avanti e uno indietro. Nelle ultime due prove, in attesa dell’incontro casalingo con il Gubbio di questo sabato 5, il Vicenza ha mostrato due volti differenti, che non aiutano a decifrarne il vero volto mentre la classifica lo relega al penultimo posto.

Contro l’Albinoleffe al Menti, pur in dieci per l’espulsione di Zanchi e dopo aver sprecato il primo tempo, i biancorossi hanno saputo reagire, rimontare e cogliere la vittoria con le reti di Paolucci e Abbruscato. Nel turno infrasettimanale perso in trasferta contro la Juve Stabia, non si è vista altrettanta determinazione, con l’aggravante del “solito” gol subito da corner. E stavolta non hanno sicuramente pagato le scelte di mister Cagni, che ai due marcatori del match precedente ha preferito in attacco la coppia formata da Tulli e da Baclet, al suo rientro dopo sette mesi di inattività, ripescando nel corso dell’incontro anche un altro “dimenticato”, vale a dire Mustacchio. È comprensibile che il tecnico voglia provare sul campo tutti gli uomini a sua disposizione ma, una volta passati in svantaggio, l’inserimento di Abbruscato avrebbe potuto garantire la necessaria spinta in avanti. Invece, l’unico tiro pericoloso è giunto nei minuti di recupero con Martinelli, un difensore.
Il Vicenza di Cagni resta dunque un cantiere aperto, ma tempo per sperimentare ce n’è sempre meno: servono i punti, a cominciare da questo sabato.