UE: OBBLIGATORIETÀ DEL “MADE IN”
Zaia: “È una battaglia che non possiamo perdere, ma con questo Governo è a rischio”
“Le nostre produzioni di qualità sono conosciute e ricercate in tutto il mondo e vanno tutelate perché sono un valore aggiunto inestimabile. Purtroppo mancano ancora regole sul mercato europeo che ne consentano l’identificazione di origine certa e si diffondono prodotti che nulla hanno a che vedere con il “made in Italy” e sono spacciati per tali, portando concorrenza sleale e rischi di chiusura per le nostre imprese”. E’ totale l’adesione del presidente della Regione Luca Zaia all’appello al governo di Michele Bocchese, presidente della sezione Moda di Confindustria Veneto in riferimento al tema dell’etichettatura obbligatoria di origine sui beni non alimentari prodotti in Europa o importati da Paesi extra Ue. “Va fatta sentire al Governo con tutte la forza e la coesione possibile – aggiunge Zaia – la necessità che l’Unione Europea introduca l’obbligatorietà del “made in”. Non si può abbassare la guardia perché è una questione di sopravvivenza, oltre che di lotta all’illegalità, per il nostro settore manifatturiero e per l’occupazione” “La tutela delle nostre eccellenze produttive sui mercati nazionali e internazionali – afferma Zaia – richiede sempre più forme di certificazione di provenienza legalmente riconosciuta con l’obiettivo di tutelare sia il produttore, nella creazione dei propri articoli, che l’acquirente al momento dell’acquisto. Poter contare su una strumentazione efficace a garanzia dei nostri prodotti, che riflettono maestria, storia, cultura e tradizione, fornisce anche un mezzo di difesa contro la contraffazione e la concorrenza sleale”. “Purtroppo è sul nostro Governo che nutro forti perplessità – conclude – perché, se per l’Italia otterrà su questa partita gli stessi risultati fallimentari che sta conseguendo con l’Europa sul fronte dell’immigrazione, anche questa sacrosanta battaglia potrebbe essere persa. Ed è un rischio che non possiamo correre!”.