Un accordo tra Confartigianato Vicenza con l’istituto Rossi suggella il suo impegno nell’avvicinare i giovani al manifatturiero
Avvicinare i giovani al mondo manifatturiero che lamenta sempre più insistentemente la carenza di figure professionali adeguate, da questa emergenza è nata l’Academy di Confartigianato. Oggi, con l’avvento dell’economia globale e della Quarta rivoluzione industriale si è passati dal prodotto al servizio, la produzione è diventata smart manufacturing e la comunicazione digitalizzata. Un radicale cambio di scenario che impone alle aziende un aggiornamento rapido ed efficace del proprio business model, e alle scuole uno sforzo nell’adeguamento dei curricoli e ai giovani l’intraprendenza di portare nuove prospettive e cambiamento.
“L’Academy di Confartigianato, si pone, quindi in questa delicata fase di sintonizzazione con l’obiettivo di sviluppare nuove competenze e promuovere talenti – commenta Sandro Venzo, componente della Giunta di Confartigianato Vicenza con delega alla Formazione e Lavoro -. Si tratta di un contenitore formativo permanente, dedicato a studenti e docenti di ogni livello scolare che permette di raggiungere alcune competenze di base attraverso il metodo learning by doing”.
“La didattica orientata al conseguimento di competenze avviata da alcuni anni in sede comunitaria europea si propone di innovare profondamente la logica dei processi di apprendimento-insegnamento, basandosi non più su contenuti e programmi, come in passato, ma su competenze, educative e professionali concrete, chiaramente osservabili, valutabili e certificabili”, aggiunge Venzo.
Il metodo utilizzato per i corsi proposti dall’Academy, centrato sul cooperative learning, sul team building e sul problem solving, permette di abbinare alle competenze tecniche e digitali anche quelle sociali e più genericamente trasversali. In particolare, l’accordo con l’ITIS Rossi da poco suggellato, permette ad interi gruppi classe delle scuole medie di cimentarsi in materie sconosciute ma che rappresentano i trend del futuro. A cogliere questa occasione sono state le scuole medie Scamozzi di Vicenza (2 classi), la scuola media di Mossano dell’Istituto comprensivo di Barbarano (1 classe) e l’Istituto comprensivo di Montorso con 2 classi per un totale di circa 120 studenti. A loro saranno proposti i laboratori: Digitale (Realizziamo una APP: la programmazione stimola la creatività), Logistica (Dal PC allo scaffale: organizziamo un magazzino), Meccatronica ed Energia (Disegniamo al computer con il CAD), Chimica (Energia e colori: scopriamo il punto di vista “chimico”), Telecomunicazioni (Internet delle cose: inviamo un segnale ad un sito web), Automazione (Muoviamo una gru programmando con Arduino).
“Un modo nuovo di orientare, e che si basa su quelle che sono le conoscenze STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) che scavalla la tradizionale e obsoleta separazione di genere in base alla quale le femmine debbano seguire indirizzi umanistici e i maschi quelli scientifici – chiude Venzo-. In quella che è già una nuova alfabetizzazione di massa, il coding e i linguaggi di programmazione non conosceranno differenze di genere, di età o di attitudini”.
Ad accompagnare i giovani ospiti nelle 3 ore di laboratorio, in qualità di tutor, saranno alcuni studenti e inseganti dello stesso Istituto Rossi.
“Da sempre il nostro Istituto ritiene che poter sperimentare l’attività dei laboratori sia la chiave per l’orientamento verso l’istruzione tecnica. Quindi, già da alcuni anni proponiamo un progetto in tal senso, rivolto agli studenti delle scuole medie – spiega il dirigente scolastico del Rossi, Alberto Frizzo -. La collaborazione con Confartigianato ci consente di migliorare e arricchire l’attività. In particolare il servizio di trasporto consente di coinvolgere scuole medie anche al di fuori della città o della prima fascia di comuni. Le scuole medie sono inoltre invitate a partecipare con classi intere, consentendo alle ragazze un effettivo orientamento a 360°, che superi gli stereotipi di genere”.
Quanto ai numeri dell’Academy, chiuse le “candidature” sono stati 223 gli insegnanti che hanno aderito all’iniziativa per un totale di 2325 studenti coinvolti dalle elementari alle superiori.
Numeri che rappresentano un bacino da cui attingere per le future iscrizioni alle scuole superiori che, dagli ultimi dati del Miur sembrano evidenziare un testa a testa tra istituti tecnici e licei, con un considerevole calo per i professionali.
Anche se i tecnici registrano un tasso di iscrizioni leggermente superiore ai licei ( 43.4% contro il 40.8%) percorsi fortemente orientativi come quello che Confartigianato ha costruito con l’ITIS Rossi, diventano indispensabili per continuare ad alimentare percorsi di istruzione preziosissimi per un territorio ad alta vocazione manifatturiera come quello vicentino.