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UN “TAGLIO NUOVO” ALLA DISCIPLINA PER GLI ACCONCIATORI IN VENETO

12/10/2009UN "TAGLIO NUOVO" ALLA DISCIPLINA PER GLI ACCONCIATORI IN VENETOIl Consiglio della Regione Veneto ha finalmente approvato il progetto di legge 279 "Disciplina dell'attività di acconciatore" dando così attuazione a quanto previsto dalla legge nazionale di settore , la 174. del 17 agosto 2005. Maggiore libertà di orario; fine dell'obbligo di chiusura infrasettimanale; nessun contingentamento territoriale e niente più autorizzazioni comunali ma solo una semplice dichiarazione di inizio attività: sono queste le novità principali per gli esercizi di acconciatura del Veneto.Grande soddisfazione esprime Lino Fabbian, Presidente nazionale e del Veneto di Confartigianato Acconciatori: "finalmente si chiude anche nella nostra Regione il lungo percorso avviato nel 2005 e che ci ha portato ad avere un quadro normativo più moderno e soprattutto più adatto alle esigenze della clientela. Fondamentale l'impegno di tutta la categoria, in particolare del direttivo regionale veneto e del mio predecessore Gualfrando Velo che ha posto le basi affinché venissero accolte le nostre osservazioni"."La legge veneta -spiega Fabbian- mantiene le liberalizzazioni apportate dal governo nazionale e precisa che i negozi di acconciatura possono rimanere aperti tutti i giorni della settimana dalle 7 alle 22 fino a un massimo di 13 ore giornaliere, senza più obbligo di chiusura infrasettimanale. Deroghe all'obbligo di chiusura festiva e domenicale sono previste per gli esercizi situati nei comuni turistici. Quanto ai requisiti edilizi, urbanistici, sanitari e di sicurezza degli esercizi la legge rimanda ai Comuni e ai rispettivi regolamenti comunali che dovranno essere approvati entro 180 giorni dalla sua entrata in vigore, sentite le associazioni di categoria, e sulla base di un regolamento tipo predisposto dalla Giunta regionale entro i prossimi 60 giorni sempre con il nostro coinvolgimento"."La legge stabilisce infine anche i percorsi formativi che comunque  -conclude Fabbian- sono già stati definiti con precedente delibera e ai cui contenuti hanno proficuamente lavorato sia il gruppo dei funzionari provinciali di categoria che lo stesso direttivo regionale".