Striscia biancorossa. Una lezione che deve servire
L’anticipo serale di questo venerdì 12 a Pescara, poi la partita contro l’Avellino al Menti e la trasferta a Crotone: sono questi gli impegnativi appuntamenti che attendono il Vicenza in questo mese di febbraio dopo che due incontri apparentemente favorevoli, quelli con il Como e il Lanciano, hanno fruttato appena un punto.
Il banco di prova che attende i biancorossi è difficile, ma proprio per questo servirà a capire quale sia la capacità di reazione della squadra dopo i giorni dell’autocritica per l’inopinata e pesante battuta d’arresto casalinga di fronte al Lanciano (0-2). Un episodio sul quale, per stessa ammissione di mister Marino e dei giocatori, c’è ben poco da recriminare: con gli abruzzesi non c’è stata partita per evidente demerito del Vicenza, preso d’infilata da avversari che, annunciati in forte affanno, hanno invece mostrato di avere più determinazione e più gamba. C’è soltanto da sperare che la lezione sia servita, a dimostrazione soprattutto che in Serie B non ci sono risultati già acquisiti e che solo mettendo in campo elementi quali la grinta, la voglia, la “fame”, i risultati possono arrivare. In un campionato in cui nulla è mai scontato, le posizioni di classifica valgono fino a un certo punto, ragion per cui può anche succedere di rimediare una figuraccia con le ultime della classe e sfoderare invece un’ottima prestazione contro le formazioni d’alta quota: l’importante è crederci e non rinunciare a giocare, come purtroppo è accaduto sabato scorso. In questo momento, occorre perciò ritrovare lucidità mentale, convinzione, corsa: di blackout, in questa stagione, i tifosi ne hanno visti anche troppi.