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VALERIO DE PELLEGRIN, ANAP DEL VENETO: “IN PERICOLO L’INDENNITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO”

10/11/2009VALERIO DE PELLEGRIN, ANAP DEL VENETO: "IN PERICOLO L'INDENNITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO" "Il comma 3 dell'Articolo 6 inserito nel PDL UNICO 131 – 136 relativo a "Disposizioni per la istituzione del Fondo regionale per la Non Autosufficienza e per la sua disciplina" che in questi giorni approda in discussione al Consiglio Regionale del Veneto va abrogato!"E' categorico Valerio De Pellegrin, Presidente Regionale ANAP di Confartigianato, organizzazione che associa solo in veneto oltre 25mila artigiani pensionati, che precisa "è assurdo solo pensare che i contributi economici previsti nella Proposta di Legge Regionale vengano resi "assorbibili" in misura pari all'indennità di accompagnamento prevista dalla legge nazionale 11.2.1980, n. 18". "Si tratta di una decurtazione inammissibile -prosegue De Pellegrin- sia sotto l'aspetto umano che economico. Le famiglie che hanno diritto alla provvidenza economica riconosciuta dallo Stato, in attuazione dei principi sanciti dall'art. 38 della Costituzione, sono infatti coinvolte in situazioni di invalidità, minorazioni o menomazioni, fisiche o psichiche, gravi a tal punto da non poter rinunciare ad un'assistenza continua. E a queste si toglie molto in termini economici! Ad esempio, se l'UVMD (l'Unità Valutativa Multidimensionale Distrettuale – strumento individuato dalla Regione per dare una risposta unitaria alle esigenze del soggetto disabile) riconosce un assegno di cura di 1.000 euro mensili, a questi andranno detratti i 470 euro dell'indennità e quindi alla famiglia verranno erogati effettivamente 530 euro". "Il pericolo -prosegue De Pellegrin- è che lo sterile dibattito, a cui abbiamo recentemente assistito, su quanti anni (chi propone 5, chi 2 chi nessuno) devono esser passati da quando il possibile destinatario è residente in Veneto affinché sia effettivamente ammesso al contributo, "rubi" la scena anche durante l'iter in Consiglio Regionale, distogliendo di fatto l'attenzione dal vero problema: la prevista decurtazione dei contributi". "Quello dei beneficiari è si un problema, ma che va affrontato in modo diverso -conclude De Pellegrin- : a nostro avviso è necessario trovare soluzioni affinché tutte le fasce della popolazione, escluse forse quelle ad elevatissimo reddito, ottengano finanziamenti dal fondo per la non autosufficienza, per non arrivare al paradosso che chi non versa niente per incapienza è risarcito e chi invece versa non ottiene nulla per superamento del reddito".