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Valorizzare gli anziani come risorsa attraverso tecnologia e intergenerazionalità

L’invecchiamento della popolazione, è ormai noto, costituisce un importante cambiamento sociale che caratterizza lo scenario demografico italiano. La politica, gli enti e le istituzioni se ne devono fare carico e offrire soluzioni affinché questa fascia della popolazione diventi una risorsa per il Paese.

Questo il fulcro del recente convegno di Anap Confartigianato Imprese Vicenza sul tema “I futuri possibili degli Under 100”, realizzato in collaborazione con Confartigianato Imprese Veneto e Digital Innovation Hub. Dal Centro Congressi di Vicenza, dove si è svolto l’evento, il richiamo e il messaggio che sono stati lanciati è stato forte: intergenerazionalità, scambio di conoscenze, tecnologia applicata, permettono alla Terza Età può essere proattiva.

Le evidenze

“Gli anziani sono stati toccati nel profondo dalla pandemia che li ha relegati nell’isolamento – ha affermato il presidente nazionale di Anap (Associazione Nazionale Artigiani Pensionati) Guido Celaschi -. Sono oltre 3 milioni e mezzo i non autosufficienti, e la Legge di riforma 33 ha fatto avanzare il sistema normativo. Anap confida nella volontà di calare nella realtà questo impianto normativo per aiutare le famiglie ad assistere i propri anziani. Il Sistema Sanitario Nazionale sta vivendo una fase di difficoltà strutturale (case di comunità, personale, infermieri, specializzazioni) e sono in aumento il disagio sociale e la povertà. Per Anap è necessario spostare il baricentro del servizio sanitario dall’ospedale alle case di comunità, e potenziare l’assistenza domiciliare”.
Sono oltre 7mila gli iscritti ad Anap Vicenza, di cui 8 centenari; in Veneto gli iscritti sono oltre 25mila, su un totale di 220mila a livello nazionale, secondi solo alla Lombardia. 

Nel 2050 in Italia gli “over 80” saranno il doppio e raggiungeranno i quasi 8 milioni di persone. 

“I mutamenti demografici avranno effetti dirompenti sul nostro sistema di welfare – ha evidenziato nella sua introduzione ai lavori Severino Pellizzari, presidente regionale e provinciale di Anap -. Tutti gli indicatori parlano chiaro e dobbiamo essere preparati a ben gestire questo cambiamento, con una visione capace di immaginare e anticipare il futuro. L’anziano, data la propria esperienza, può progettare insieme ai giovani, dialogando con le altre generazioni”. 

Un passo avanti è stato fatto, a favore della non autosufficienza, con l’approvazione da parte del Governo del Decreto Legislativo in attuazione della Legge Delega 33 del 23 marzo 2023 per riformare l’assistenza. 

“La riforma impegna tutti noi, istituzioni e parti sociali, ad attivarci concretamente per realizzare interventi e iniziative tese a cambiare il paradigma rispetto alla Terza Età, superando discriminazioni e isolamento – è stato il messaggio inviato dal viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci –, identificando strumenti e contesti di programmazione che consentiranno di dare ulteriore sviluppo alla promozione dell’invecchiamento attivo, della semplificazione dell’accesso ai servizi sociali e sanitari, dello housing sociale, della prevenzione delle malattie e al miglioramento della qualità della vita. Siamo consapevoli che le risorse stanziate (oltre 1 miliardo di euro) per la riforma non saranno sufficienti, ma rappresentano un punto di partenza reale rispetto a qualcosa che prima non esisteva”.

“Possiamo contare su 25mila associati Anap in Veneto- ha aggiunto il direttore di Confartigianato Imprese Veneto, Tiziana Pettenuzzo – comeinterpreti di una società in evoluzione e che affronta i temi della transizione ecologica e digitale. Ma la qualità della vita e le cure sono diritti non negoziabili. Ad Anap tutto l’appoggio e la disponibilità della Federazione per portare avanti le progettualità. Da parte nostra, stiamo predisponendo un corso formativo per dirigenti con l’obiettivo di prepararli al cambiamento in atto”.

La tecnologia sta comunque correndo incontro alle esigenze del mondo degli anziani, basti pensare alla domotica e ad alcuni servizi di assistenza. E non è mancata una riflessione su tale aspetto.

“Il presente e il futuro prossimo dei servizi territoriali e domiciliari per le persone anziane richiedono flessibilità e sostenibilità – ha fatto notare Silvia De Rizzo, direttrice Centro Servizi Sociali – Residenza Villa Serena Valdagno, Trissino e Recoaro Terme -. Le esperienze di altri Paesi europei e quelle sperimentate in questi anni nei nostri territori ci suggeriscono di investire sull’innovazione, in senso tecnologico e organizzativo, e sulla partecipazione con il coinvolgimento di tutti i soggetti attivi nel contesto sociale. Comunità e casa sono le due dimensioni centrali di un progetto attuabile e concreto, che supera l’attuale standardizzazione dei servizi e rende più semplice la loro attivazione”.

Anche l’utilizzo dell’intelligenza artificiale può offrire soluzioni innovative: come Ancelia, una app presentata al convegno da Guido Magrin, CEO e fondatore di TeiaCare, che permette di rilevare, in ogni stanza di una qualsiasi struttura socioassistenziale, da remoto e in tempo reale, dati assistenziali utili ad assicurare un’assistenza più veloce, puntuale e a misura di residente.

Altra esperienza presentata all’incontro è quella del progetto “RSA 4.0” realizzato dalla APSP Residenza Valle dei Laghi di Cavedine e dalla APSP Opera Romani di Nomi, progetto che ha portato all’introduzione di tecnologie innovative, basate sull’IA, nell’ambito delle cure “long term”. “Il cuore del sistema – ha spiegato Livio Dal Bosco, direttore APSP Cavedine, Nomi e Volano (TN) – è rappresentato da una cartella clinica elettronica, interfacciata con altri sistemi evoluti quali un dispositivo ottico per il monitoraggio intelligente del comportamento, un sistema di rilevazione multiparametro. Non si tratta di una semplice introduzione di tecnologie digitali, bensì della creazione di un ambiente collaborativo uomo-macchina, con l’obiettivo di ottenere più sicurezza, più qualità e più benessere per il paziente anziano”.

“Anap sta provando a leggere i mutamenti e ad ascoltare i nuovi bisogni, rivolgendosi anche ai futuri anziani, ossia alle persone con età superiore ai 40 anni che utilizzano i servizi di Confartigianato Persone” ha concluso il presidente di Anap Veneto e Vicenza Severino Pellizzari. Questo comporterà un allargamento di visione anche in un’ottica intergenerazionale. Solo una comunità che collabora e dialoga potrà fare fronte alle nuove sfide che l’invecchiamento demografico pone. In questo senso, consideriamo il Decreto Anziani un primo passo: bisogna fare di più per assicurare una prospettiva di cura della persona anziana”.