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“VESTIAMO E INVESTIAMO IN VENETO”. IL FASHION SYSTEM VENETO TRA ATTESE, PROGETTI E SVILUPPO

L’intervento del Presidente Nazionale Giuliano Secco al Convegno di Veneto Sviluppo nel corso di Origin

Giuliano Secco Portavoce Tavolo Veneto della Moda, Presidente Nazionale e regionale Veneto dell’Abbigliamento di Confartigianato, è intervenuto Venerdì 9 maggio scorso al convegno organizzato da Regione Veneto e Veneto Sviluppo dal titolo: “Vestiamo e Investiamo in Veneto” Il fashion system veneto tra attese, progetti e sviluppo. Tra i relatori anche l’Assessore alle attività Produttive Maria Luisa Coppola, il presidente nazionale e regionale veneto dell’oro di Confartigianato Franco Pozzebon ed il Vicepresidente SMI Confindustria Michele Bocchese. Presenti in sala anche il Presidente di Vicenza Fiera Marzotto, il Vice Stenta ed il Presidente di Confartigianato Veneto Sbalchiero. Riportiamo una sintesi del suo contributo.

Tra ottobre 2012 e ottobre 2013 i prestiti alle aziende italiane, con meno di 20 dipendenti, sono diminuiti del 5,2%. 50,2 miliardi in meno! E al calo della quantità di finanziamenti al sistema produttivo si accompagna l’aumento dei tassi di interesse. Tutto ciò si traduce per le imprese artigiane in una situazione creditizia molto critica. Un credito sempre più scarso e costoso blocca le opportunità di sviluppo, scoraggia gli investimenti e rallenta i processi di innovazione tecnologica. Tutto ciò mentre le nostre aziende sono alle prese anche con i ritardi di pagamento dei clienti che ci costringono a chiedere prestiti per compensare i mancati incassi dei ‘cattivi pagatori’. Dolori arrivano anche dalla differenza tra i tassi sui finanziamenti a piccole e medio grandi imprese. Secondo Banca d’Italia, a giugno 2013, le imprese con meno di 20 addetti, in regione Veneto, hanno pagato un tasso di interesse, a breve termine, dell’8,35. Siamo a 273 punti base il più rispetto alle imprese più grandi che, infatti, accede a finanziamenti con tassi a breve termine, al 5,62. Se guardiamo poi al solo artigianato Veneto, lo stock complessivo dei finanziamenti – comprensivo delle sofferenzeconcesso all’artigianato è pari a 6.222 milioni di euro, con una diminuzione di 545 milioni di euro in un anno. -8,1%, quarto peggior risultato a livello nazionale dopo Abruzzo, Molise ed Emilia Romagna. E la Moda? Questi sintomi, gravi per “il corpo artigiano”, diventano quasi mortali per il comparto moda. Le nostre imprese, quasi tutte contoterziste, sono infatti: con una dimensione media quasi doppia rispetto alla media regionale (7,4 dip. invece dei 4,5); con la necessità di investire in macchinari sempre più evoluti e particolari; con una redditività all’osso dovuta ai prezzi delle lavorazioni troppo bassi; con una forte esposizione in banca dovuta alla mancanza di liquidità; tassazione esasperata sul fronte IRAP. Caratteristiche che ci espongo al “fallimento per troppo lavoro”. Basta un (ulteriore) ritardo nei pagamenti già molto dilazionati, basta “cadere” in un fallimento o peggio in un concordato in bianco, per esporre l’azienda al rischio chiusura. Una prima risposta: la Giunta Regionale nel 2013 ha recentemente approvato una nuova modalità di finanziamento all’interno del fondo di rotazione per l’artigianato che prevede la possibilità per le imprese di ottenere dei finanziamenti di importo limitato. Obiettivo: mettere a disposizione una linea di credito in grado di soddisfare fabbisogni di entità limitata, potendo beneficiare in tempi brevi di somme necessarie all’operatività quotidiana. Proprio questo tema è particolarmente caro ed importante per un comparto quale quello della moda che di fatto si trova a convivere con situazioni di precarietà finanziaria generate spesso da mancati incassi, causati da ritardi e posticipi nei pagamenti che rischiano di mettere in grave difficoltà imprese di piccola dimensioni quali quelle artigiane. Il nuovo strumento, recentemente entrato nella piena fase di operatività, prevede l’introduzione di un nuovo scaglione di finanziamento, a partire da € 10.000,00 fino ad € 50.000,00 avente durata massima di rimborso pari a 5 anni. Avere l’opportunità di accedere a finanziamenti anche di importo limitato ma fondamentali per la gestione delle esigenze connesse alle vicende della quotidianità di un’impresa, diviene un supporto fondamentale in un periodo di così grande incertezza economica. Altro punto di forza del provvedimento è rappresentato dall’utilizzo della modalità elettronica di presentazione della domanda che assicura tempi rapidi di valutazione della domanda di finanziamento. (15 giorni come previsto da delibera). L’evoluzione del sistema economico ha di fatto scardinato le precedenti certezze e buone abitudini costringendo le imprese ad adattarsi in tempo reale alle richieste del cliente con la conseguente necessità di dover supportare e sopportare anche il carico finanziario derivante da eventuali insoluti o esposizioni. Ecco che, poter contare su uno strumento quale Veneto Sviluppo, diviene un valido sostegno per consentire a chi ancora resiste quotidianamente di poter svolgere la propria attività e pianificare anche degli investimenti per il futuro. Concludo con una proposta: il dialogo tra le imprese e le istituzioni regionali deve poter cogliere le diverse necessità che ciascun comparto può manifestare e tradurle, in tempi rapidi, in risposte concrete. Pertanto è importante che tali strumenti siano adeguatamente promossi, semplici nel loro acceso, rapidi nell’erogazione e tarati anche per un settore in difficoltà come quello della moda.