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Vicenza baricentro dell’economia europea: un’analisi del sistema imprenditoriale

Berlino 1.068 km, Parigi 1.048 km, Barcellona 1.172 km: queste sono le distanze tra Vicenza e le capitali delle maggiori economie europee, disegnando così una mappa che pone il nostro territorio nel baricentro dell’economia europea.

Ma qual è lo stato d’animo degli imprenditori nei confronti delle istituzioni comunitarie? E cosa dicono i dati sul sistema produttivo che ci caratterizza? Un’analisi dell’Ufficio Studi della Confartigianato provinciale ha voluto capirlo.

LA SINTESI DELL’INDAGINE

Fondi europei: tra richieste di semplificazione e limitata percezione dell’impatto positivo. 

Una impresa veneta su tre (33,0%) ha intenzione di utilizzare i finanziamenti europei e fondi comunitari, ma si scontra con la difficoltà di adempiere alle richieste dei bandi e, in caso di richiesta, l’assistenza impiega troppo tempo per dare risposte. Le imprese, quindi, chiedono una semplificazione delle procedure amministrative, l’utilizzo di un linguaggio semplice nei bandi e nella modulistica e un’assistenza tecnica efficace per l’accesso ai bandi in itinere.
L’elevata complessità delle procedure amministrative influisce anche sulla percezione dell’impatto positivo di progetti cofinanziati dall’Ue da parte dei cittadini, che in Italia è indicata dal 56% delle persone, la quota più bassa tra tutti i 27 Paesi dell’Unione europea.

Fiducia nelle istituzioni europee più elevata in Italia (e in salita). 

In Italia la quota di popolazione che ha fiducia nel Parlamento europeo è del 54%, superiore al 49% della media UE, al 47% della Germania, al 42% della Spagna e al 38% della Francia. Questo grado di fiducia è in aumento rispetto al 47% registrato nel 2019, anno delle precedenti elezioni europee. All’opposto, la fiducia verso l’Europarlamento scende di 4 punti in UE totale e in Spagna, di 14 punti in Germania, di 1 punto in Francia.

Sistema imprenditoriale di micro e piccole imprese. 

L’accesso ai bandi dovrebbe adattarsi a un sistema imprenditoriale che è basato su un diffuso e performante mondo di micro e piccole imprese: il cuore del sistema imprenditoriale dell’Italia, infatti, è rappresentato dalle micro e piccole imprese fino a 49 addetti, che concentrano il 62,0% degli addetti dell’economia privata non agricola, una quota superiore di ben 13,4 punti percentuali rispetto alla media di 48,6% dell’Unione Europea a 27 Paesi. Vicenza non si sottrae a tale schema: infatti, la quota di micro e piccole imprese rappresenta il 98,9% del tessuto imprenditoriale, in linea col dato nazionale (99,3%) e con il 60,9% degli occupati impegnati nelle aziende del settore.

Vicenza e Veneto i territori con la più alta vocazione manifatturiera.

Le relazioni con l’Europa si articolano nell’interscambio di beni prodotti dalle imprese manifatturiere, in cui Vicenza ha acquisito una posizione da leader in Italia, diventando punto di riferimento nello scenario internazionale. Nel 2023 Vicenza ha superato Modena e Belluno ed è diventata la prima provincia italiana per peso dell’occupazione manifatturiera, con una quota pari al 40,8%, collocandosi davanti a Belluno (40,2%), Fermo (39,6%) e Modena (37,7%). Grazie all’impulso del territorio vicentino, il Veneto raggiunge così la quota del 28,7% di occupazione manifatturiera e, superando le Marche (27,6%), diventa la prima regione a vocazione manifatturierain Italia.

Vicenza ed Europa, una relazione basata sullo scambio commerciale.

Le relazioni commerciali delle imprese vicentine con i 27 Paesi dell’Unione europea sono fondamentali per la crescita economica del territorio. Vicenza è la quinta provincia italiana per esportazioni verso l’Unione Europea, che ammontavano a 11,58 miliardi di euro nel 2023, pari alla metà (51,0%) dell’export vicentino nel mondo. Tra le prime dieci province esportatrici nell’Unione, Vicenza è poi la seconda per peso dell’export sul valore aggiunto, pari al 41,4%, dietro solo al 45% di Reggio Emilia.

Vicenza e il “gigante tedesco addormentato”. 

La Germania, prima economia europea, nel 2023 è entrata in recessione, registrando un calo del PIL dello 0,3%, a fronte del +0,9% dell’Italia, del +0,7% della Francia e del +0,4% della media UE. 
Il Veneto è la regione più esposta sul mercato tedesco, con l’export verso la Germania che vale il 7,2% del valore aggiunto regionale a fronte del 4,3% della media nazionale. Vicenza è la quinta provincia per valore dell’export manifatturiero in Germania e nel 2023 ha registrato una flessione del 3,3%, facendo peggio del -0,2% della media del Veneto. In calo anche Venezia (-3,4%) e Treviso (-3,0%), mentre sono risultate in territorio positivo Rovigo (+0,5%), Verona (+1,3%), Padova (+5,5%) e Belluno (+9,2%).