Vicenza, Maschera d’Oro 2016. Vince La Barcaccia di Verona con “La Cameriera Brillante” di Carlo Goldoni
È andata alla compagnia La Barcaccia di Verona per “La cameriera brillante” di Carlo Goldoni, con la regia di Roberto Puliero, la vittoria alla 28ª edizione del Festival nazionale “Maschera d’Oro”.
La kermesse del teatro amatoriale è organizzata da F.i.t.a Veneto / Federazione Italiana Teatro Amatori in collaborazione con Regione, Comune e Il Giornale di Vicenza, insignita della Medaglia del Presidente della Repubblica per meriti artistici e patrocinata da Provincia e Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo. Il Festival è realizzato d’intesa con Confartigianato Vicenza, partner speciale che, da 22 anni, affianca al concorso il suo Premio “Faber Teatro”: grazie ad esso, sabato 18 giugno prossimo, La Barcaccia si esibirà sul cinquecentesco palcoscenico dell’Olimpico, gioiello palladiano e teatro coperto più antico del mondo.
Per la formazione scaligera – che ha ottenuto anche il riconoscimento come spettacolo più gradito dal pubblico – la conquista della “Maschera” è una grande soddisfazione che ritorna, dopo le vittorie nel 1995 e nel 2005 (vinse anche nel 2008, nell’edizione del ventennale, svoltasi però a chiamata). Grazie a lei, inoltre, la “Maschera” torna in Veneto dopo ben undici anni di assenza.
Ricca di applausi, divertimento ed emozioni, la serata delle premiazioni si è svolta sabato 19 marzo in un Teatro San Marco di Vicenza gremito, condotta con spigliatezza dalla giornalista Elisa Santucci e conclusa, tra le risate, da Marco Zoppello e Michele Mori di Stivalaccio Teatro, protagonisti di un trascinante “Don Chisciotte – Tragicommedia dell’arte”. Alle premiazioni ha partecipato anche il presidente di Fita Veneto Aldo Zordan, che ha sottolineato come questa edizione del Festival abbia seriamente rischiato di non vedere la luce: «Siamo riusciti comunque a realizzarla – ha dichiarato – ma è stata una scommessa alla quale abbiamo voluto credere a tutti i costi, visti i gravi tagli e addirittura l’azzeramento dei contributi da parte di alcuni enti».
Una finale combattutissima, questa 28ª, come ha ricordato Carmelo Rigobello, presidente della giuria tecnica, completata da Armando Carrara, Sergio Garbato, Micaela Scodro e Antonio Stefani. In particolare, La Barcaccia ha conteso fino all’ultimo il primato ad altre due formazioni, “nominate” per il trofeo maggiore tra le sette finaliste: il Teatro del Bianconiglio di Eboli, in provincia di Salerno, con “Settàneme”, scritto e diretto da Bruno Di Donato, e la Compagnia degli Imprevisti di Bologna, in lizza con “I cardellini”, scritto e diretto da Lucia Bonini.
Scelte difficili, visto l’altissimo livello dei concorrenti, anche per tutti gli altri riconoscimenti in palio. La migliore regia è andata a Di Donato per “Settàneme”, del Bianconiglio di Salerno, in lizza per questa categoria con Francesco Boschiero della compagnia Arte Povera di Treviso per “Troiane” di Euripide e con Alberto Uez, del G.A.D. Città di Trento, per “Crimini del cuore e menzogne della mente” di Sam Shepard.
Migliori attori, Giuliano Gasperini degli Imprevisti di Bologna e Alessandra Tesser di Arte Povera. Tra i caratteristi, vittoria per Umberto Del Priore del Bianconiglio e, tra le donne, per l’intero coro delle Troiane di Arte Povera (Maria Cristina De Gennaro, Giorgia Crosato, Sara Cazziolati e Maria Rosa Maniscalco). Migliore attore giovane è invece risultato Riccardo Fornoni, nel cast de “La scuola delle mogli” di Molière presentato dall’Accademia Campogalliani di Mantova, per la regia di Mario Zolin. Premio per il migliore allestimento, infine, a “La porta chiusa”, scritto e diretto da Maximilian Nisi (da Sartre) e messo in scena dalla Compagnia dell’Orso di Lonigo.
Il Premio “Renato Salvato” per la diffusione della cultura teatrale è andato quest’anno, alla memoria, al padovano Bruno Cavinato, regista e appassionato animatore di eventi e rassegne. Quanto al sempre combattuto concorso di critica teatrale riservato agli studenti degli istituti superiori, quest’anno il Liceo scientifico “G.B. Quadri” di Vicenza ha conquistato tutti e tre i gradini più alti del podio: al primo posto Andrea Matticchio, al secondo Leonardo Rossi e al terzo Chiara Caucchiolo.