VicenzaOro: 50% di visite internazionali per l’edizione settembre 2023
Numeri in crescita per l’edizione di settembre di VicenzaOro: quota 50% di visitatori internazionali e un +6% di visitatori totali.
La componente estera, che dal 2017 è cresciuta del 34%, vede aumentare anche il numero di Paesi di provenienza: 132con numerose “new entry”.
I Paesi dell’Unione europea rappresentano il 52% dei visitatori esteri, Asia e Medio Oriente il 17%, le Americhe l’11%, Africa il 4% e Oceania l’1%. Nel dettaglio, si conferma la forte presenza dei grandi mercati europei con in testa Spagna (7%), Germania (4,8%) e Francia (4,2%); Stati Uniti è il quarto Paese più rappresentato e guida la classifica dei buyer extra-Ue, tutti giunti in fiera per il business con i 1.200 brand espositoridi questa edizione. In aumento gli arrivi da Svizzera (+46%) Belgio (+25%), UAE (23%), Turchia (+6%). Numerose, poi, le novità tra le nazionalità che hanno frequentato i padiglioni del quartiere fieristico di Vicenza. Sono entrate in classifica per il continente africano Mozambico, Ghana, Mauritius, Benin, Zambia e Burkina Faso, Costa d’Avorio, Kenya. E, tra i Paesi più distanti, ecco le “new entry” di Isole Vergini, Mongolia, Nuova Zelanda e Vanuatu. VicenzaOro ha visto crescere, dal 2017 a oggi, la visitazione estera del 34%.
Solidità è stato il tratto della recente edizione del Salone dell’industry orafo-gioielliera organizzato da Italian Exibition Group. La curva di crescita congiunturale per produzione e vendite del Made in Italy sia per fatturato (+10,2%, nei primi sei mesi) che per export (9,3%, nei primi cinque mesi) fa del settore orafo-gioielliero il più performante nel Sistema Moda italiano, in crescita più della media del Manifatturiero italiano nel suo complesso (secondo i dati Istat elaborati dalla Direzione Studi di Intesa Sanpaolo per Club degli Orafi per il primo semestre dell’anno e da Federorafi da gennaio a maggio).
Numeri ricordati anche dal ministro del Made in Italy, Adolfo Urso,nel suo messaggio di saluto per la cerimonia di apertura, e che sostengono l’effetto levache una fiera internazionale come VicenzaOro rappresenta per l’export italiano. Unico appuntamento internazionale durante la fase pandemica e oggi hub riconosciuto dai grandi buyer internazionali, Vicenzaoro September ha ospitato 400 buyer esteri, grazie a un programma di incoming di Agenzia ICE e Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale.
“Show dei trend” di settore
A Vicenzaoro September, riconosciuto come lo “show dei trend”, le varie “maison”presentano le loro nuove collezioni e si indica il percorso che i designer e il mercato consumer prenderanno nei successivi 18 mesi, grazie al lancio del Trendbook, edizione 2025+, curato da Trendvision Jewellery + Forecasting, l’Osservatorio indipendente di IEGe diretto da Paola De Luca.
Capacità e autorevolezza di interpretare e anticipare il mercato e punto di riferimento autorevole della community che vuol vedere oggi il gioiello di domani: questa la forza della manifestazione, che ha affrontato i temi chiave per l’industry come l’impatto dell’Intelligenza Artificialesulla creatività umana nel design del gioiello, affrontato sia nel Trendvision che da CIBJO, in uno dei suoi seminari internazionali in preparazione della World Conference di Jaipur a ottobre.
Consolidata anche la presenza dell’orologeria a VicenzaOro: con la community “b2b” di Timee l’evento VO’Clock Privè, aperto al pubblico, il settore ha visto protagonista una sessantina di realtà dell’industry delle lancette, sia per la parte espositiva sia per il format di incontri e seminari dove mettere in contatto esperti e appassionati.
La visibilità
L’edizione 2023 di Vicenzaoro September ha totalizzato 134.830.414 milioni lordi di contatti media totaliItalia/Estero; e quasi 20 milioni sono state le visualizzazioni (impression) sui canali socialdi VicenzaOro durante la manifestazione. Le visualizzazioni degli operatori professionali dei profili espositori sulla piattaforma B2B “The Jewellery Golden Cloud” hanno superato le 150mila, con una crescita del 15% rispetto allo scorso anno.