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A ViChallenge vince progetto sulla ricerca del lavoro che supera il gender gap

Vittoria del team “Not Found” all’hackathon, promosso dal Comune di Vicenza all’interno di Vicenza Innovation Lab con il supporto del DIgital Innovation Hub di Confartigianato VIcenza

29 novembre 2021

Sì è conclusa ieri, domenica 28 novembre, con la vittoria del team “Not Found” la due giorni di hackathon ViChallenge Ideas for future, promossa dal Comune di Vicenza all’interno di Vicenza Innovation Lab con i Comuni di Altavilla, Creazzo, Sovizzo e Torri, e il supporto del DIgital Innovation Hub di Confartigianato VIcenza.

Ospitati dalla Fondazione Studi Universitari di Vicenza si sono cimentati 85 giovani, di cui il 30% ragazze, tra i 16 e i 30 anni. 

Suddivisi in 13 squadre che si sono formate in autonomia al momento, prevalentemente vicentini, provenienti per la maggior parte dagli istituti Rossi di Vicenza, Ceccato di Montecchio Maggiore e Chilesotti di Thiene, accanto a studenti universitari e designer, i giovani si sono cimentati per 36 ore consecutive nella realizzazione di progetti digitali sui temi dell’economia circolare e gender gap. Due argomenti su cui si sono impegnati equamente i team. 

A vincere il primo premio (2.500 euro) è stato il team “Not Found” composto da Filippo Pesavento, Nicolas Fongaro, Francesco Velo dell’istituto Chilesotti di Thiene, e da Martina Panzolato, libera professionista, e Petra Cristofori Ghirardello, web designer, con un progetto che “partendo dagli interessi personali disegna un range di lavori possibili attinenti ai settori STEM e poi identifica delle figure femminili chiave in cui rispecchiarsi. Premiato anche per l’originalità, la completezza del servizio e la facilità di utilizzo”, come ha evidenziato la giuria. Il secondo posto (premio 1300 euro in buoni Amazon) è stato conquistato dal gruppo “ impact – student club” perché “più degli altri ha colto il concetto di economia circolare nella sua interezza, ha fatto un salto qualitativo rispetto alla questione rifiuti, focalizzandosi sulla fase del processo. Ottimo studio preparatorio del business plan e della struttura del progetto”. Menzione speciale per il team “the right to innovate” per “la presentazione molto incisiva, per aver colto un problema reale molto focalizzato e averlo sviluppato in modo chiaro, puntuale e attuabile”. I ragazzi si sono aggiudicati un amplificatore per smartphone in legno naturale realizzato dalla start-up “VAIA” con il materiale recuperato dalla tempesta da cui l’azienda prende il nome.

La giuria era composta da Valeria Porelli, assessore del Comune di Vicenza con delega all’innovazione tecnologica e alle pari opportunità, Cristian Veller, presidente della Categoria ICT di Confartigianato Vicenza, Annalisa Corrado, laureata in ingegneria meccanica, PhD in energetica presso l’Università di Roma “La Sapienza”, che si definisce una “ingegnera eco-femminista”;  gli esperti di economia circolare del Contamination Lab Veneto dell’Università di Padova; Cristina Rossi dell’associazione Donna chiama Donna di Vicenza; Azzurra Rinaldi, docente di Economia Politica presso l’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza, dove è presidente del corso di laurea in Economia delle Aziende Turistiche e si occupa di economia di genere.

Erano presenti alla premiazione Simona Siotto, assessore all’ambiente e alla cultura del Comune di Vicenza in rappresentanza del sindaco Francesco Rucco; Gianluca Cavion, presidente di Confartigianato Imprese Vicenza; Maurizio Facco, presidente del Mandamento Confartigianato di Vicenza; Paola Zanotto, presidente del Movimento Donne Impresa Confartigianato, e Valeria Sylvia Ferron, componente del Consiglio Direttivo; inoltre Giuseppe Addamo Fondatore di VAIA, start-up impegnata in ambito di economia circolare per il recupero del legno.

“È stata una due giorni – ha dichiarato l’assessore con delega all’innovazione tecnologica e alle pari opportunità Valeria Porelli – durante la quale abbiamo assistito a un confronto straordinario, in cui gruppi di giovani hanno saputo sviscerare e progettare su due temi attuali come il divario di genere e l’economia circolare. Tutti i progetti, indipendentemente dalla classifica finale, sono stati connotati da passione, interesse e grande spirito di collaborazione. Ho osservato con molta soddisfazione che tra questi giovani il tema delle pari opportunità è ben noto e che chi lo ha affrontato ha saputo trovare soluzioni pratiche per abbattere le differenze di genere, sulla scia di un cambiamento culturale che è l’unica strada da intraprendere”.
“Questa esperienza – ha aggiunto l’assessore all’ambiente e alla cultura Simona Siotto – ha dimostrato ancora una volta come i ragazzi di oggi sappiano sviluppare progetti e mettere in rete conoscenze con grande capacità d’insieme. Questi giovani, al tempo stesso pragmatici e idealisti, ci ricordano che non bisogna dimenticare i sogni quando si diventa adulti. Con la loro grande capacità di analisi e la reale conoscenza dell’epoca in cui vivono hanno dimostrato di poter offrire significativi spunti al mondo degli adulti su due temi oggi fondamentali, come la parità di genere e l’economia circolare”.
“A tutti i partecipanti vanno i miei complimenti per la preparazione e la capacità di articolare in poche ore progetti davvero interessanti – afferma Maurizio Facco, presidente del Mandamento di Vicenza di Confartigianato – . Questi giovani hanno dimostrato quanta attenzione ci sia da parte delle nuove generazioni verso i temi lanciati dalla sfida. Come Confartigianato non possiamo che apprezzare gli stimoli che arrivano dai giovani che sono capaci di tradurre idee in progetti concreti, anche in ottica imprenditoriale. E questo fa loro più onore: hanno compreso che le nostre aziende possono favorire la loro crescita e sposare la loro creatività, ma anche che il tessuto produttivo ha bisogno proprio di quella creatività e quello spirito innovativo. Da queste competizioni possono nascere felici contaminazioni a beneficio di chi si affaccia nel mondo del lavoro e di chi vuol continuare a far crescere la propria impresa”.