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ZTL-BUS A VENEZIA – AUMENTI INGIUSTIFICATI DEL 24% IN 2 ANNI

1 febbraio inizia il Carnevale. Il primo “scherzo” lo fa il Comune di Venezia a milioni di turisti aumentando per la terza volta in un anno le tariffe ZTL per chi arriva in Pulman. Beccherle, BusOperator: “130 milioni di euro in 12 anni non sono bastati alle “avide” casse comunali. Pronti alla mobilitazione delle imprese”

“130 milioni di euro in dodici anni non sono bastati alle avide tasche del Comune di Venezia che puntualmente anche quest’anno, e precisamente nel corso della Giunta del 7 gennaio, ha deliberato il terzo aumento in un solo anno (questa volta del 5% in vigore dal 1 febbraio prossimo) dei ticket per gli autobus a noleggio che entrano in città portando gli aumenti ad un +23,5% in soli 24 mesi”. La denuncia è di Mauro Beccherle, Presidente regionale Veneto di BusOperator di Confartigianato che spiega: “qui non è in gioco la salvaguardia ambientale di Venezia. Il Comune intende solo fare facile cassa, a tutto scapito delle aziende che, con i loro autobus, portano i turisti nella città lagunare. Se le cose non cambieranno siamo pronti alla mobilitazione delle nostre imprese”.
“La ZTL veneziana –prosegue Beccherle- non è solo la più onerosa d’Italia (sino a 420 euro a bus con i nuovi rincari del 5%!) ma è un concentro di assurdità. Primo, in contraddizione con i principi fondanti della delibera di istituzione del 2002 di premiare l’utilizzo di motorizzazioni eco-compatibili, la nuova delibera non solo introduce la tariffa per i mezzi elettrico/metano ma penalizza ingiustificatamente i mezzi (da Euro 0 a Euro 3) anche in presenza di interventi di ammodernamento come il montaggio dei filtri antiparticolato (FAP) che rendono i mezzi “equivalenti” ad un euro5. Modifica che, ad esempio, permette l’accesso ai trafori del Monte Bianco e del Frejus”! Secondo non è proporzionale. Non viene tenuto infatti conto del numero di passeggeri realmente ospiti del veicolo arrivando a situazioni assurde in cui un minibus da 16 posti con 10 passeggeri fa pagare loro 18 euro a testa mentre, un bus da 84 persone al completo ne chiede loro solo 5”. “Infine –sottolinea il Presidente- non è banale riscontrare come il Comune riporti in delibera la previsione di un sempre maggiore introito dovuto anche all’aumento dei pass che dovrebbero salire dagli 83mila del 2013 agli oltre 90mila del 2014. Un fiume di denaro che non viene nemmeno in minima parte investito per rendere il servizio quanto meno decoroso. Personale non formato ed incompetente, aree di accoglienza da terzo mondo sono i “biglietti da visita” drammatici che la città lagunare offre tuttoggi a milioni di turisti”.
“L’aumento imposto dal Comune di Venezia agli autobus, provoca gravi danni economici non solo alle aziende di noleggio-bus ed al turismo, ma anche agli stessi visitatori, discriminati rispetto a coloro che a Venezia arrivano per nave, aereo, treno o auto –conclude Beccherle–. Sin dal 2004, data della sua introduzione, abbiamo considerato illegittimo il ticket in queste forme. A maggior ragione da quando è in vigore anche la tassa di soggiorno, dedicata anch’essa a contribuire agli oneri ambientali per lo smaltimento dei rifiuti ed altro. Ci sono quindi le condizioni per la cancellazione del ticket oneroso dei Bus tenuto conto che esiste, per altro, incompatibilità sul piano normativo tra ticket oneroso e tassa di soggiorno ma, agli effetti pratici, nella città lagunare resistono entrambi”.

Alcuni numeri sulla ZTL veneziana
Stima da nostre elaborazioni su fonte: Bilanci Comune di Venezia e  Asm

Il pedaggio per entrare a Venezia è il più oneroso d’Italia 420 euro a Bus euro 3-0 (dato 2014)

Nella ZTL veneziana entrano in media 80.000 bus turistici all’anno.
La stima dello stesso Comune di Venezia porta a 90mila gli accessi 2014

Dal 2004, data di entrata in vigore del balzello ad oggi, sono entrati complessivamente nelle casse comunali circa 130milioni di euro!